Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Batterie, i dubbi di Xi Jinping sul dominio di CATL

(8 Marzo 2023)

Roma – Il presidente cinese Xi Jinping ha dichiarato al colosso cinese delle batterie CATL di nutrire sentimenti contrastanti riguardo al suo status di maggiore produttore di batterie al mond. Dopo una presentazione del presidente di CATL Zeng Yuqun, che ha descritto come la società detenga il 37 per cento del mercato globale delle batterie, il capo del regime di Pechino ha affermato di essere “sia felice che preoccupato”, contento della posizione di leader dell’azienda ma preoccupato per i rischi. La discussione è avvenuta in un incontro a porte chiuse con i rappresentanti dell’industria e del commercio a margine della sessione annuale del parlamento cinese, secondo una dichiarazione pubblicata dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. CATL ha costruito stabilimenti all’estero e il mese scorso ha accettato di concedere in licenza la sua tecnologia a un nuovo stabilimento che Ford Motor Co sta costruendo nel Michigan. Si è anche offerta di tagliare i costi per le case automobilistiche cinesi , hanno detto fonti “Reuters”, nel tentativo di far fronte alla concorrenza di rivali nazionali più piccoli come CALB ed EVE Energy. “Le industrie emergenti devono fare un buon lavoro nella pianificazione, capire quanto è grande il mercato e dove sono i rischi”, ha detto Xi Jinping . “Dovrebbero evitare di marciare avanti da soli in modo invincibile, solo per essere raggiunti dagli altri e alla fine fallire”. Il capo del regime di Pechino ha aggiunto che le aziende devono bilanciare sviluppo e sicurezza. Xinhua non ha detto se il presidente di CATL avesse risposto a Xi Jinping, ma l’emittente statale CCTV ha riferito che Zeng Yuqun ha affermato che Xi Jinping era molto soddisfatto dello sviluppo della nuova industria energetica e aveva chiesto alle società private di guidare lo sviluppo e l’innovazione. Pechino ha rafforzato la presa sulle più grandi aziende del paese negli ultimi anni, regolando il modo in cui fanno affari dentro e fuori la Cina in aree che vanno dalla raccolta fondi alla sicurezza dei dati. Allo stesso tempo, è stata sottoposta a crescenti pressioni da parte di Washington, che ha limitato l’accesso delle aziende cinesi a chip avanzati, citando la sicurezza nazionale come motivo. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla