Valentina Di Paola

Balenottere antartiche, più piccole di così è impossibile

(15 Marzo 2023)

Roma –  Le balenottere minori antartiche hanno raggiunto il limite minimo di taglia, probabilmente a causa della strategia di alimentazione con cui si nutrono. A questa bizzarra conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution, condotto dagli scienziati dell’Università della California a Santa Cruz e della Hopkins Marine Station di Stanford. Il team, guidato da David Cade, ha monitorato 23 esemplari al largo della penisola antartica occidentale, valutando la loro alimentazione a base di krill. Le balene minori antartiche, spiegano gli esperti, si nutrono attraverso la strategia del lunge-feeding, un comportamento per il quale gli esemplari ingeriscono una grande quantità di acqua e prede dopo un movimento orizzontale o verticale ad alta velocità, seguito dalla rimozione dell’acqua dai fanoni, le lamine presenti nella bocca dei cetacei.

 

Le balenottere minori sono le più piccole del gruppo delle balenottere balenottere, che utilizzano una strategia di “alimentazione in affondo” per catturare grandi quantità di piccole prede come il krill. CREDITO Credito immagine: Duke Marine Robotics e telerilevamento

Secondo alcune ricerche precedenti, questo approccio è uno dei fattori evolutivi che ha contribuito a rendere la balenottera l’animale più grande della Terra. Una balenottera azzurra di 80 tonnellate, ad esempio, può inghiottire un volume d’acqua pari al 135 per cento della propria massa corporea, mentre le balenottere minori, che raggiungono circa cinque tonnellate, ingeriscono fino al 42 per cento della propria massa corporea in acqua. “Le balenottere minori – osserva Cade – assumono un quantitativo calorico proprio alla soglia del minimo indispensabile per questi grandi animali. Ci sono pochi studi che esaminano il comportamento alimentare di questa specie, principalmente a causa della difficoltà di tracciamento che le caratterizza”. Questo lavoro, commentano gli autori, potrebbe pertanto rivelarsi utile per comprendere il ruolo delle balenottere negli ecosistemi marini. “Comprendere l’ecologia e il comportamento di questi cetacei – aggiunge Ari Friedlaender, collega e coautore di Cade – è fondamentale per individuare le strategie di conservazione più adatte”. I ricercatori hanno osservato tassi di alimentazione da due a cinque volte più elevati durante le ore notturne, quando le balene potevano lanciarsi nel lunge-feeding per circa 15 secondi. Con il buio, in effetti, il krill tende a salire più in superficie, per cui la caccia diurna richiede immersioni più profonde, meno efficienti per gli animali più piccoli. “Durante il giorno – conclude Cade – le balene antartiche raggiungono profondità paragonabili a quelle in cui si alimentano le megattere e le balenottere azzurre, ma i tassi di foraggiamento delle specie polari restano più bassi a causa delle loro dimensioni ridotte. I vincoli sulle dimensioni massime e minime di questi animali ci aiutano a capire come questa famiglia si sia evoluta e come il loro percorso sia correlato agli ecosistemi marini”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).