Lella Simone

Aumentare artificialmente la frequenza cardiaca può aumentare i livelli di ansia

(6 Marzo 2023)

Roma – Emozioni come la paura e l’ansia possono far battere il cuore più velocemente. Ora uno studio sui topi ha scoperto che è vero anche il contrario: aumentare artificialmente la frequenza cardiaca può aumentare i livelli di ansia. La ricerca è stata guidata da Karl Deisseroth, neuroscienziato della Stanford University in California che fin dagli albori della carriera studia questi temi. I legami tra emozioni e sensazioni fisiche sono familiari a tutti: i peli che si alzano sulla schiena quando si sente un suono inquietante, o la sensazione di sconforto nello stomaco quando si ricevono cattive notizie. Ma la questione se le emozioni guidino le funzioni corporee o viceversa ha da sempre dato filo da torcere ai ricercatori, perché è difficile controllare entrambi i fattori in modo indipendente. Per testare direttamente il fenomeno, i ricercatori hanno utilizzato l’optogenetica, un metodo che consiste nell’utilizzo della luce per controllare l’attività delle cellule. Il team ha bioingegnerizzato i topi in modo che le cellule muscolari nei loro cuori fossero sensibili alla luce. Inoltre, gli autori hanno progettato piccole giacche per gli animali che emettevano luce rossa, che poteva passare attraverso i corpi dei roditori fino ai loro cuori. Quando la giacca di un topo emetteva un impulso di luce, i muscoli cardiaci ingegnerizzati dell’animale si attivavano, causando il battito cardiaco. Il team ha addestrato gli animali a aspettarsi una scossa quando premevano una leva per una ricompensa di acqua. Utilizzando il sistema optogenetico, il team ha aumentato i battiti cardiaci degli animali dai normali 660 battiti al minuto a 900. Quando i loro cuori cominciavano a battere più velocemente, i topi diventavano meno disposti a premere la leva o ad esplorare aree aperte, suggerendo che erano più ansiosi. Ma per gli animali in altri contesti, l’aumento del battito cardiaco esterno non ha avuto alcun effetto, suggerendo che il cervello e il cuore lavorano insieme per produrre l’ansia. Quando i ricercatori hanno misurato l’attività cerebrale degli animali, hanno scoperto che l’insula, una regione associata sia all’emozione che all’elaborazione dei segnali corporei, diventava più attiva quando il battito cardiaco aumentava se l’animale era ansioso. I ricercatori affermano che questo suggerisce che l’insula sia responsabile dell’integrazione dei segnali del cuore con le minacce dell’ambiente prima di passare le informazioni alle aree coinvolte nella cognizione superiore. La scoperta avere implicazioni per il trattamento delle condizioni di ansia cronica, afferma Sahib Khalsa, uno psichiatra presso il Laureate Institute for Brain Research di Tulsa, Oklahoma, che studia il legame tra i sistemi organici e l’ansia negli esseri umani. La scoperta potrebbe avere implicazioni per il trattamento delle condizioni di ansia cronica, afferma Sahib Khalsa, psichiatra del Laureate Institute for Brain Research di Tulsa, in Oklahoma, che studia il legame tra i sistemi di organi e l’ansia negli esseri umani. (30science.com)

Lella Simone