Valentina Di Paola

La pandemia ha ridotto il consumo di sostanze e dipendenze

(1 Febbraio 2023)

(30science.com) – Roma, 1 feb. – L’uso e il consumo di tabacco, alcol, cannabis e droghe sembra essere cambiato rispetto al periodo pre-pandemico. A indagare su questo curioso aspetto uno studio, pubblicato sul Journal of American Medical Association Network Open, condotto dagli scienziati del National Institutes of Health di Bethesda, nel Maryland. Il team, guidato da Wilson M. Compton, ha esaminato un campione nazionale di circa 19 mila persone, chiedendo loro di riferire il proprio atteggiamento nei confronti di sostanze e dipendenze come tabacco, alcol, cannabis e droghe pesanti prima, durante e in questa fase della pandemia. I ricercatori hanno scoperto che tra i giovani e i ragazzi la frequenza di utilizzo sembra essere calata notevolmente tra il 2019 e il 2020, mentre non sono stati osservati cali considerevoli nelle persone anziane. In particolare, gli esperti segnalano che durante la pandemia solo il 7,6 per cento del campione ha riferito di aver fatto uso di cannabis, a fronte di circa il 14,9 per cento registrato nell’anno precedente. Per quanto riguarda il tabacco, invece, gli esperti riferiscono un calo nella frequenza di utilizzo da 37,9 a 22.8 per cento della coorte. Negli adulti di età compresa tra 21 e 24 anni, il consumo di tabacco è diminuito dal 39,0 al 30,9 per cento, mentre l’assunzione di alcol è incrementata dal 60,2 al 65,2 per cento. Altro dato rilevante, nella fascia di popolazione di età superiore a 25 anni è stato riscontrato un incremento nel consumo di cannabis dall’11,3 al 12,4 per cento. I cambiamenti sociali correlati alla pandemia da Covid-19, commentano gli autori, potrebbero aver influito sulla possibilità di reperire le sostanze, e quindi, indirettamente, sul loro consumo, ma i risultati dovrebbero essere interpretati con cautela a causa delle differenze nei metodi di raccolta dei dati tra il 2016 e il 2019 e nel 2020. Sarà necessario approfondire ulteriormente le ricerche per comprendere appieno come l’utilizzo di sostanze e le dipendenze sono cambiate in relazione alla pandemia. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).