Valentina Di Paola

Con il cambiamento climatico aumenta il rischio di malaria

(15 Febbraio 2023)

Con le temperature medie in aumento a causa del cambiamento climatico, le zanzare Anopheles, responsabili della diffusione della malaria, si stanno spostando ad altitudini sempre più elevate, il che potrebbe ampliare il raggio della curva epidemiologica associata alla malaria. Questo inquietante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Biology Letters, condotto dagli scienziati del Georgetown University Medical Center. Il team, guidato da Colin Carlson, ha esaminato i dati relativi agli ultimi 120 anni, valutando le posizioni delle zanzare responsabili della trasmissione della malaria in Africa. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli insetti hanno guadagnato una media di 6,5 metri di elevazione ogni anno, mentre i limiti meridionali delle popolazioni si sono spostati annualmente dall’equatore di circa 4,7 chilometri. “Questi risultati – afferma Carlson – sono coerenti con i modelli climatici. Il fatto che le zanzare stiano raggiungendo aree in cui prima non volevano potrebbe aiutare a spiegare alcuni dei cambiamenti relativi alla diffusione della malattia”. I ricercatori precisano che altre specie si stanno muovendo in modi simili, ma sarà necessario approfondire i dati a disposizione per comprendere appieno le dinamiche di trasmissione di altre malattie. “In questa fase – conclude Carlson – è necessario investire nella bio-sorveglianza per capire come migrano le specie animali in un clima che cambia. Sappiamo molto poco su come il cambiamento climatico possa influenzare la biodiversità degli invertebrati, per questo è fondamentale impegnarci in questi sforzi”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).