Lella Simone

C’è un’associazione tra lingua parlata e comportamento economico

(6 Febbraio 2023)

Dimmi che lingua parli e ti dirò che rapporto hai con il denaro. Infatti, uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Yale e dall’Università di Tel Aviv ha trovato un’associazione tra lingua e comportamento economico. Alcune lingue, come il francese e lo spagnolo, hanno una marcatura distinta e obbligatoria del tempo futuro, mentre altre, come il tedesco e l’olandese, possono usare lo stesso tempo per riferirsi al presente e al futuro. Lo studio suggerisce che la lingua può alterare la percezione delle persone degli eventi futuri e del comportamento economico. Gli autori hanno esaminato 565 partecipanti bilingue e li hanno sottoposti a tre prove. In primo luogo, i volontari hanno risposto in un esperimento online. Ai partecipanti sono stati offerti soldi da ricevere immediatamente o una somma di denaro superiore se avessero aspettato di riscuotere la ricompensa in denaro fino alla settimana successiva. I partecipanti a cui è stata posta la domanda in una lingua con un forte contrassegno futuro si sono accontentati di un importo superiore di almeno 50 centesimi rispetto ai partecipanti a cui è stata posta la domanda in una lingua in cui il presente e il futuro sono meno distinti. In un altro test, a 598 partecipanti è stato chiesto di completare due compiti online, uno dei quali è stato presentato come divertente e l’altro come faticoso. I partecipanti potevano scegliere quale compito completare per primo. Gli autori hanno scoperto che il 67% dei partecipanti che hanno iniziato in una lingua con un forte contrassegno futuro ha preferito iniziare con il compito divertente. Al contrario, solo il 60% dei partecipanti che ha iniziato nella lingua con una debole valutazione del futuro ha preferito iniziare con il compito piacevole. In conclusione, secondo gli autori dello studio pubblicato su PNAS, gli schemi temporali codificati all’interno delle lingue parlate possono influenzare il comportamento delle persone a cui ci si rivolge. (30science.com)

Lella Simone