(30science.com) – Roma, 24 gen. – I ragni marini possono rigenerare interi arti, ma anche segmenti corporei quasi completi, come l’intestino posteriore, l’ano, la muscolatura e, in parte, persino gli organi riproduttivi. A rivelarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati della Universität di Greifswald. Il team, guidato da Georg Brenneis, ha esaminato le capacità di rigenerazione del Pycnogonum litorale, noto anche come ragno marino, un artropode che prospera nell’Oceano Atlantico settentrionale, nel Mare del Nord, nel Canale della Manica e nel Mar Mediterraneo occidentale.
Comprendere le abilità rigenerative delle specie animali, spiegano gli autori, potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti nell’ambito della medicina e della clinica. Molti artropodi, continuano gli esperti, sono in grado di ricostruire i propri arti, ma il ragno marino sembra capace di molto di più. Il gruppo di ricerca ha monitorato 23 esemplari a vari livelli di sviluppo, ai quali erano state amputate diverse sezioni del corpo. Stando a quanto emerge dall’indagine, la maggior parte degli animali giovani ha mostrato una rigenerazione completa, o quasi, delle parti mancanti. La capacità rigenerativa degli organi sessuali è stata osservata in entrambi i generi, anche se a volte le regioni sono ricresciute più anteriormente rispetto alla zona di partenza. Questa possibilità, commentano gli studiosi, incrementa notevolmente le chanche di sopravvivenza individuale e il successo riproduttivo nel lignaggio evolutivamente antico dei ragni marini. La rigenerazione potrebbe pertanto rappresentare un tratto ancestrale degli artropodi che avrebbe contribuito al successo della prima diversificazione. Questi risultati, concludono gli autori, sottolineano la necessità di esplorare ulteriormente le capacità rigenerative degli artropodi. (30science.com)