(30Science.com) – Roma, 16 gen. – Il professor Giovanni Vozzi del Centro di Ricerca Enrico Piaggio dell’Università di Pisa porta la biofabbricazione negli uffici della NATO, per migliorare la salute del personale militare. Nel 2020 la NATO ha istituito il “The human factor and medicine panel” (HFM). La missione del gruppo HFM è fornire la base scientifica e tecnologica per ottimizzare la salute, la protezione umana, il benessere e le prestazioni dell’essere umano in ambienti operativi tenendo conto dell’accessibilità economica. Cosa richiede questo? La comprensione e la garanzia della compatibilità fisica, fisiologica, psicologica e cognitiva tra personale militare, sistemi tecnologici, missioni e ambienti.
Ciò si ottiene mediante lo scambio di informazioni, esperimenti collaborativi e prove sul campo condivise. Dal 2021 la NATO ha chiesto al professor Giovanni Vozzi di aderire a questo panel in veste di opinion leader per capire come potenziare queste linee di ricerca e su quali aspetti puntare. Il Professor Giovanni Vozzi è infatti esperto di biofabbricazione, avendo progettato Electrospider e avendo anche coordinato il congresso mondiale di Biofabbricazione nel 2022. “In questi due anni la NATO si è molto interessata alla biofabbricazione-dice Vozzi- e visti gli ultimi eventi di guerra ha deciso che questa linea di ricerca dovesse diventare primaria e quindi mi ha chiesto di diventare il consulente tecnico scientifico di biomanufacturing (a loro modo di dire biofabbricazione) e tutti gli aspetti correlati alla sicurezza di lavorazione di biomateriali”. Giovanni Vozzi, nato a Salerno e cresciuto a Eboli è Professore Ordinario Ingegneria biomedica presso l’Ateneo pisano. (30Science.com)