Valentina Di Paola

Per i mammiferi vivere insieme allunga la vita

(31 Gennaio 2023)

(30science.com) – Roma, 31 gen. –  I mammiferi che vivono in gruppo tendono generalmente a vivere più a lungo rispetto ai membri appartenenti alle specie solitarie. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati dell’Accademia cinese delle scienze. Il team, guidato da Xuming Zhou e Ming Li, ha analizzato 974 specie di mammiferi, confrontando tre categorie di organizzazione sociale: animali solitari, esemplari che vivono a coppie e branchi. Lavori precedenti, eseguiti sui singoli taxa, avevano dimostrato che gli individui caratterizzati da forti legami sociali vivono più a lungo rispetto a chi mantiene connessioni deboli. La vita in branco o in gruppo, infatti, riduce il rischio di predazione e di fame. In questo approccio, i ricercatori hanno considerato invece moltissime specie, confrontando diversi fattori legati all’aspettativa di vita. Elefante asiatico e africano, lemure dalla coda ad anelli, zebra e pipistrello sono alcuni degli animali abituati a vivere in gruppo, mentre tra le specie solitarie gli studiosi hanno esaminato il dugongo, l’oritteropo e lo scoiattolo orientale. Stando a quanto emerge dall’indagine, i mammiferi che fanno parte di un gruppo sono associati a una longevità superiore rispetto ai lignaggi solitari, il che supporta l’evoluzione correlata dell’organizzazione sociale e della longevità. In particolare, i dati rivelano una variazione di circa 100 volte nella durata massima della vita, che varia da circa due anni per i toporagni a oltre 200 anni per le balene della Groenlandia. Gli esperti hanno inoltre eseguito un’analisi genetica trascrittomica per 94 specie, identificando 31 geni, ormoni e percorsi correlati all’immunità, all’organizzazione sociale e alla longevità. Queste informazioni, commentano gli scienziati, potrebbero migliorare la nostra comprensione dell’evoluzione dell’organizzazione sociale e dell’aspettativa di vita in queste specie e forniscono una base per ulteriori indagini sui meccanismi alla base delle comunità di animali. (30science.com) Valentina Di Paola

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).