Valentina Di Paola

La corsa, più che allontanare lo stress, potrebbe portare alla dipendenza da sport

(25 Gennaio 2023)

(30science.com) – Roma, 25 gen. –  Affidarsi alla corsa per combattere lo stress quotidiano potrebbe in realtà rivelarsi controproducente, provocando la dipendenza dall’esercizio fisico piuttosto che promuovere il benessere mentale. Questo contro-intuitivo risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, condotto dagli scienziati della Norwegian University of Science and Technology. Il team, guidato da Frode Stenseng, ha esaminato gli effetti della corsa in una coorte di 227 partecipanti sani, amanti e appassionati della corsa, ma anche neofiti dello sport. Correre, spiegano gli autori, offre molti benefici per il benessere fisico e mentale, ma alcune persone potrebbero sviluppare una forma di dipendenza dall’esercizio fisico, che può causare seri problemi alla salute. I ricercatori hanno riscontrato evidenza di questa correlazione anche negli appassionati di jogging a livelli non agonistici. “L’evasione dalla realtà – afferma Stenseng – rappresenta un fenomeno molto diffuso tra gli esseri umani, ma sappiamo ancora molto poco sulle basi motivazionali di questo comportamento e sul modo in cui possa influenzare esperienze e risultati psicologici che ne derivano”. L’evasione, considerata un’attività o una forma di intrattenimento che allontana la mente da situazioni spiacevoli, è associata ai meccanismi di ricompensa positiva. In questo lavoro, i ricercatori hanno chiesto ai corridori di compilare questionari sul motivo per cui si dedicavano alla corsa. Stando a quanto emerge dall’indagine, i partecipanti tendevano a sovrapporre l’abitudine di evasione con la necessità di percepire sensazioni positive. Gli scienziati hanno scoperto che l’età e la quantità di tempo trascorsa correndo potevano influire sulla relazione tra benessere e dipendenza dall’esercizio. Questo lavoro, commentano gli studiosi, sembra suggerire che la dipendenza dall’attività fisica sviluppata dai corridori sia associata alla ricerca di benessere interiore. “Saranno necessari ulteriori approfondimenti – conclude Stenseng – per comprendere le dinamiche motivazionali legate alla ricerca dell’evasione. Il nostro studio potrebbe aiutare gli amanti dello jogging e i neofiti ad esplorare cosa guidi la propria voglia di sport, specialmente per coloro che sembrano guidati da un impegno disadattivo nella propria attività ginnica”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).