Cambiare lo stile sul luogo di lavoro per combattere l’obesità

(30science.com) – Roma, 25 gen. – Il programma Healthy Weight for Living (HWL), implementato con e senza sostituti del pasto e disponibile in presenza e di persona, potrebbe rappresentare una strategia efficace per contrastare l’obesità. Questo, almeno, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Obesity, condotto dagli scienziati dello Human Nutrition Research Center on Aging, della Tufts University e dell’Indiana University. Il team, guidato da Sai Krupa, ha valutato l’efficacia del progetto HWL, che prevede una serie di interventi sul posto di lavoro. “Sappiamo che le soluzioni universali contro l’obesità non esistono – afferma Krupa – è pertanto nostra responsabilità fornire opzioni alternative per la gestione del peso. L’obiettivo finale è quello di garantire strategie efficaci e semplici da seguire”. I Centers for Disease Control and Prevention evidenziano l’importanza di interventi sullo stile di vita per promuovere una sana gestione del peso nei luoghi di occupazione, anche perché l’incremento dei costi sanitari potrebbe incentivare i datori di lavoro a sostenere la salute dei dipendenti. Revisioni precedenti, però, sembrano suggerire che la maggior parte di queste iniziative non portano a risultati soddisfacenti. Tra le possibili spiegazioni, gli autori riferiscono la diffusa disponibilità di alimenti malsani negli uffici e nei luoghi di lavoro. L’approccio Healthy Weight for Living affronta gli aspetti biologici dell’appetito, come la fame, il desiderio di cibo o le preferenze alimentari, e sviluppa le motivazioni intrinseche per promuovere cambiamenti comportamentali che possono portare a una riduzione del peso corporeo. In questa analisi, gli scienziati hanno considerato 12 luoghi di lavoro nell’area di Boston, che sono stati associati a interventi HWL di 18 mesi, con e senza pasti sostitutivi da parte di un fornitore commerciale e sessioni di colloquio in presenza e telematiche. I partecipanti, dipendenti sovrappeso o obesi, sono stati sottoposti a una serie di analisi e controlli per la perdita di peso. Oltre l’80 per cento della coorte era di genere femminile, con un’età media di 48 anni e un indice di massa corporea di 33. Sono state coinvolte in totale 260 persone per il trial HWL e 76 appartenenti al gruppo di controllo. Stando a quanto emerge dall’indagine, dopo sei mesi i soggetti associati al programma HWL con e senza sostituti dei pasti avevano riscontrato una diminuzione dell’8,0 e dell’8,8 per cento, rispettivamente. Nei 18 mesi successivi i partecipanti hanno mantenuto una perdita di peso superiore al cinque per cento. “Questi risultati – sottolinea Florencia Ziemke, CEO di Evexia Medical, che non ha partecipato al lavoro – mostrano quanto sia possibile ottenere una riduzione del peso significativa e scalabile nella comunità della forza lavoro. Piuttosto che concentrarsi sulla registrazione degli alimenti e sull’esercizio fisico, l’uso di un modello di cambiamento del comportamento sanitario sembra portare a impatti notevoli”. (30science.com)