(30Science.com) – Roma, 15 dic. – ( Tracciare e monitorare le catene di approvvigionamento dell’ittica rappresenta un’esigenza concreta per ridurre i tassi di insicurezza alimentare. A compiere un passo importante verso queste direzione uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Food, condotto dagli scienziati della Michigan State University (MSU). Il team, guidato da Park Muhonda e Abigail Bennett, ha ideato un approccio per ricostruire il quadro reale della distribuzione di una delle merci più comuni e importanti al mondo. I ricercatori hanno rivelato lacune sorprendenti nella tradizionale analisi della domanda e dell’offerta di pesce, offrendo un’opportunità alternativa per garantire all’utente finale il prodotto più utile per le proprie esigenze.
“Non tutti i pesci sono paragonabili in termini di proprietà nutrizionali – afferma Bennett – una politica efficace ha bisogno di nuovi dati che rivelino come la variazione dell’offerta, del prezzo e della forma del pesce in luoghi diversi in un paese determini chi può accedere al prodotto finale, con una particolare attenzione alle persone vulnerabili alla malnutrizione”. Il gruppo di ricerca ha osservato gli spostamenti dei viaggi che due specie di acqua dolce percorrono per raggiungere le tavole degli abitanti di Malawi, nell’Africa sub-sahariana. Gli studiosi hanno considerato l’usipa, un pesce simile alla sardina, economico e di piccole dimensioni, spesso essiccato e consumato intero, e il chambo, di dimensioni e costi più elevati, generalmente mangiato fresco. Secondo l’indagine, l’usipa era presente in 72-79 mercati in tutto il Malawi, mentre il chambo era disponibile solo presso 16 rivenditori, più vicini alle aree urbane. Maggiormente ricca di proteine, l’usipa rappresenta una scelta nutrizionale migliore, ma le politiche sembravano promuovere l’altra specie come più pregiata. “Il nostro lavoro – commenta Emma Rice, altra firma dell’articolo – rappresenta un’analisi spaziale dello spostamento del pesce. Questo approccio può essere utile per monitorare anche altre realtà di approvvigionamento alimentare. La maggior parte dei paesi, inclusi gli Stati Uniti, affronta problemi di sicurezza alimentare e nutrizionale in forme e contesti diversi. Il nostro metodo potrebbe essere adottato in qualsiasi contesto per capire quali tipi di alimenti affluiscono a quali popolazioni e attraverso quali meccanismi”. (30Science.com)