(30Science.com) – Roma, 12 dic. – Chiara Magliaro, giovane ricercatrice presso il Centro di Ricerca “E. Piaggio dell’Università di Pisa è responsabile del progetto europeo Horizon Europe NAP. Il progetto NAP (che inizierà il 1° marzo 2023) della durata di tre anni e mezzo e che ha ricevuto un finanziamento di 3 milioni di euro, ha come obiettivo quello di utilizzare modelli cellulari tridimensionali avanzati del cervello umano, gli organoidi cerebrali, per studiare il sonno e i suoi disturbi. Grazie all’utilizzo delle cellule staminali pluripotenti indotte di specifici individui, gli organoidi permetteranno lo studio del sonno in maniera personalizzata.
Foto Chiara Magliaro
Durante il progetto, verranno misurati il metabolismo e la massa degli organoidi cerebrali. Tali parametri, infatti, in tutti gli esseri viventi e non solo nell’uomo, sono intimamente legati ai ritmi del sonno e della veglia. Le informazioni ricavate verranno utilizzate per “svegliare” gli organoidi ciclicamente seguendo ritmi fisiologici o simulando la privazione di sonno.
Quindi, con un nuovo ed innovativo dispositivo, realizzato proprio in seno al progetto, si potrà per la prima volta valutare la funzionalità dei neuroni nel loro arrangiamento tridimensionale negli organoidi cerebrali. “Utilizzando la tecnologia sviluppata grazie al progetto NAP-spiega Chiara Magliaro- “si identificheranno gli effetti della deprivazione del sonno e di individuare i sintomi del morbo di Parkinson, legati ai disturbi del sonno, in maniera personalizzata”. Oltre al coordinamento del progetto, il Centro di Ricerca “E.Piaggio” dell’Università di Pisa si occuperà da una parte della messa a punto degli esperimenti per la valutazione del metabolismo degli organoidi
cerebrali e per mimare i ritmi sonno veglia negli organoidi, dall’altra della caratterizzazione dei difetti nella morfologia delle cellule neuronali attribuibili a disturbi del sonno. La dott.ssa Chiara Magliaro, coordinatrice del progetto, lavora da tempo alla costruzione di “cervelli in scatola”, riproduzioni in miniatura di cervelli umani a fini di ricerca e per diagnostica avanzata e ha già infatti partecipato a progetti di ricerca internazionali come membro del team e co-coordinatrice. (30Science.com)
