Valentina Di Paola

USA, minoranze etniche esposte a livelli più elevati di inquinamento

(2 Novembre 2022)

(30science.com) – Roma, 2 nov. – Le popolazioni nelle comunità statunitensi segregate e le minoranze etniche potrebbero essere più esposte all’inquinamento atmosferico. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati della Colorado State University. Il team, guidato da John Kodros, ha utilizzato le informazioni sul monitoraggio ambientale raccolte dall’American Community Survey dal 2014 al 2019. Stando a quanto emerge dall’indagine, le popolazioni con alto grado di segregazione residenziale razziale sono esposte a concentrazioni di particolato due volte superiori e a livelli di concentrazioni di metalli provenienti da fonti antropogeniche circa dieci volte superiori. Questi risultati, commentano gli autori, evidenziano il carico sproporzionato dell’inquinamento atmosferico affrontato da alcune fasce della popolazione. Il lavoro potrebbe essere utile per lo sviluppo di interventi mirati volti a ridurre il rischio di esposizione a metalli tossici e cancerogeni. Il particolato fine (PM2,5) è una forma di inquinamento atmosferico comprendente particelle chimiche con un diametro inferiore a 2,5 micrometri. Ricerche precedenti hanno mostrato un’esposizione sproporzionata all’inquinamento atmosferico tra le popolazioni degli Stati Uniti, ma finora si sapeva poco sulla distribuzione dell’esposizione tra le comunità segregate. Le disparità emerse dallo studio, osservano gli autori, potrebbero essere mitigate attraverso un’azione normativa, che potrebbe ridurre il rischio di esposizione da inquinanti e metalli pesanti. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).