(30Science.com) ─ Roma, 7 nov. ─ Sono i bassi a bassa frequenza che spingono le persone a ballare, secondo lo studio condotto dalla McMaster University, in Canada, e pubblicato sulla rivista Current Biology.
Per scoprire come diversi aspetti della musica influenzano il corpo, i ricercatori hanno trasformato un concerto di musica elettronica dal vivo in uno studio di laboratorio. Introducendo livelli di bassi sugli altoparlanti troppo bassi per essere ascoltati e monitorando i movimenti della folla, gli scienziati hanno scoperto che le persone ballavano l’11,8% in più quando erano presenti bassi a frequenza molto bassa.
“Ho una formazione come batterista e la maggior parte della mia carriera di ricerca si è concentrata sugli aspetti ritmici della musica e su come ci fanno muovere”, ha affermato il primo autore, Daniel Cameron, neuroscienziato della McMaster University. “La musica è una curiosità biologica: non ci occorre per la riproduzione, non ci nutre e non ci protegge, quindi perché agli umani piace e perché gli piace ballare?”
Cameron ha condotto ricerche presso il McMaster LIVELab, che collega la scienza con la performance dal vivo in un teatro di ricerca unico. È dotato di motion capture 3D, un sistema audio Meyer in grado di replicare vari ambienti di concerto e altoparlanti potenziati in grado di produrre frequenze estremamente basse, così basse da non essere rilevabili dall’orecchio umano. Durante il concerto di 45 minuti, i ricercatori hanno manipolato gli altoparlanti con bassi molto bassi, accendendoli e spegnendoli ogni due minuti. Hanno scoperto che la quantità di movimento era maggiore del 12% quando gli altoparlanti erano accesi.
“I musicisti erano entusiasti di partecipare a causa del loro interesse per l’idea che il basso può cambiare il modo in cui la musica viene vissuta in un modo che ha un impatto sul movimento”, ha detto Cameron. “Lo studio aveva un’elevata validità ecologica, poiché si trattava di una vera esperienza musicale e di danza per le persone in un vero spettacolo dal vivo.”
La sensazione di vibrazione attraverso il tatto e le interazioni tra l’orecchio interno e il cervello hanno stretti legami con il sistema motorio. I ricercatori ipotizzano che questi processi fisici siano al lavoro nella connessione neurologica tra musica e movimento. Questa anatomia può captare le basse frequenze e può influenzare la percezione del “groove”, del movimento spontaneo e della percezione del ritmo. (30Science.com)
Alessandro Berlingeri
Sono i bassi a bassa frequenza che spingono le persone a ballare
(7 Novembre 2022)
Alessandro Berlingeri
Adoravo parlare di Fantascienza con mia madre prima di dormire e tirar fuori strane teorie anziché ascoltare le favole della buonanotte. La conseguenza? Una laurea in Fisica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con una tesi sui “Metodi per la Ricerca di Pianeti Extrasolari”.
Mi dedico dal 2008 alla Divulgazione Scientifica ovunque sia possibile, nelle scuole, in grandi eventi pubblici, in musei, in grandi strutture scientifiche di Roma, radio, televisione, internet.. ovunque!
Ho affiancato il tutto alle mie passioni di tutta una vita: il nuoto, la musica, il cinema ed ogni sfaccettatura nerd che si possa immaginare.