Alessandro Berlingeri

Le dimensioni del corno di rinoceronte sono cambiate a causa dell’uomo

(2 Novembre 2022)

(30Science.com) ─ Roma, 2 nov. ─ Un’analisi congiunta di opere d’arte e fotografie ha rivelato come gli atteggiamenti umani nei confronti dei rinoceronti siano cambiati nel tempo, dalla predazione alla conservazione, e l’analisi fotografica ha mostrato una riduzione delle dimensioni dei corni di rinoceronte, in tutte le specie studiate, forse guidata dalla caccia umana. I database di immagini possono essere utilizzati come alternativa alle collezioni dei musei quando si studiano i cambiamenti a lungo termine nell’interazione uomo-natura e come materiale nella ricerca ecologica ed evolutiva. Lo ha dimostrato un team internazionale di scienziati, guidato dall’Università di Helsinki, ed i loro risultati sono stati pubblicati su People and Nature.

La maggior parte delle immagini prodotte nei primi 300-400 anni dalla scoperta dei rinoceronti presentavano rinoceronti indiani, probabilmente a causa della fama dei singoli rinoceronti, come quella raffigurata in una xilografia di Albrecht Dürer nel 1515. Albrecht Dürer (1515): xilografia del Rinoceronte di Lisbona di Albrecht Dürer (8a edizione della xilografia

Quattro delle cinque specie di rinoceronti che sopravvivono oggi sono minacciate di estinzione, nonostante il loro status di uno dei gruppi di mammiferi più popolari e riconoscibili oggi. Il loro declino è stato determinato dalla caccia alle loro corna e dalla perdita dei loro habitat. Per interpretare al meglio la difficile situazione dei rinoceronti, è importante comprendere la storia del loro rapporto con gli esseri umani. I rinoceronti sono presenti nell’arte europea da oltre 500 anni e questo rappresenta una preziosa fonte di informazioni per i ricercatori. Il Rhino Resource Center ha raccolto oltre 4000 immagini di rinoceronti ed è il più grande database di questo tipo al mondo.
“In altri animali che vengono cacciati per i trofei, come elefanti e pecore selvatiche, le dimensioni di questi trofei sono diminuite nel tempo a causa della selezione naturale. Ciò suggerisce che la stessa cosa potrebbe accadere con i corni di rinoceronte”, ha affermato Oscar Wilson, l’autore principale dello studio. “Poiché sono così importanti nell’arte europea e il Rhino Resource Center era già ben curato, i rinoceronti erano un ottimo punto di partenza per questa indagine, ma non c’è motivo per cui le analisi basate sulle immagini non possano essere applicate ad altri animali. Le stesse tecniche funzionerebbero molto bene per elefanti o tapiri, ad esempio. Il potenziale per lo stesso tipo di risorse da sviluppare per questi animali è davvero eccitante.” (30Science.com)

Alessandro Berlingeri
Adoravo parlare di Fantascienza con mia madre prima di dormire e tirar fuori strane teorie anziché ascoltare le favole della buonanotte. La conseguenza? Una laurea in Fisica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con una tesi sui “Metodi per la Ricerca di Pianeti Extrasolari”. Mi dedico dal 2008 alla Divulgazione Scientifica ovunque sia possibile, nelle scuole, in grandi eventi pubblici, in musei, in grandi strutture scientifiche di Roma, radio, televisione, internet.. ovunque! Ho affiancato il tutto alle mie passioni di tutta una vita: il nuoto, la musica, il cinema ed ogni sfaccettatura nerd che si possa immaginare.