(30science.com) – Roma, 9 nov. – La stimolazione elettrica potrebbe favorire il recupero delle capacità motorie nei pazienti con lesione cronica del midollo spinale. A dimostrarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati della Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL), dell’Ospedale Universitario di Losanna, del Salk Institute for Biological Studies e di .NeuroRestore, un centro di ricerca, innovazione e trattamento che sviluppa e applica strategie di bioingegneria e interventi neurochirurgici per ripristinare le funzioni neurologiche. Il team, guidato da Grégoire Courtine e Jocelyne Bloch, ha coinvolto nove pazienti con lesione cronica del midollo spinale, che, dopo essere stati sottoposti al trattamento, hanno riacquistato la capacità di camminare.
Questi risultati, commentano gli esperti, migliorano la comprensione di come sia possibile recuperare la mobilità a seguito di paralisi. I ricercatori hanno valutato la possibilità che la stimolazione elettrica possa raggiungere specifici insiemi di neuroni situati nel midollo spinale e coinvolti nelle abilità motorie. Nell’ambito del lavoro, i ricercatori hanno arruolato nove individui con paralisi grave o completa causata da lesione del midollo spinale. I volontari hanno ricevuto un trattamento di stimolazione elettrica epidurale (EES). Tutti i soggetti hanno sperimentato un immediato miglioramento significativo delle capacità motorie, mostrando un recupero della mobilità dopo cinque mesi di trattamento e riabilitazione.
Per esplorare il meccanismo alla base di questo miglioramento, gli autori hanno sviluppato un modello murino replicando le caratteristiche chiave della neuroriabilitazione. I ricercatori hanno inoltre utilizzato una mappa unicellulare dell’espressione genica in diversi neuroni nel midollo spinale degli animali. Combinando il modello e la mappa molecolare, gli scienziati hanno identificato un gruppo specifico di neuroni che svolge un ruolo importante nel ripristino della deambulazione. Questi risultati, concludono gli autori, gettano nuova luce sulla comprensione di meccanismi legati alla riabilitazione dell’EES. “Abbiamo creato la prima cartografia molecolare 3D del midollo spinale – afferma Courtine – il nostro modello ci consente di osservare il processo di recupero della funzione motoria a livello di neuroni”. I risultati suggeriscono infatti che la stimolazione del midollo spinale attiva i neuroni Vsx2, che diventano sempre più importanti durante il processo di riorganizzazione. “Comprendere il ruolo specifico delle sottopopolazioni neuronali è fondamentale – commenta Bloch – il nostro lavoro apre la strada allo sviluppo di trattamenti più mirati per pazienti affetti da paralisi”. (30science.com)