(30Science.com) ─ Roma, 8 nov. ─ Nuove preziose informazioni sul sistema di degasaggio attivo del complesso vulcanico Lipari-Vulcano dell’arcipelago vulcanico delle isole Eolie sono stati desunti grazie alla tomografia sismica locale. Il nuovo studio, pubblicato su Scientific Reports, è stato frutto della collaborazione tra l’Università di Messina, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sezione di Catania-Osservatorio Etneo e l’Università di Catania.

(a) Vista cartografica del Tirreno Meridionale che mostra l’area comprendente la Sicilia settentrionale, la Calabria meridionale e le Isole Eolie in una rappresentazione semplificata dei principali sistemi di faglie. La fascia grigia evidenzia il Sistema di Faglie Eoliane Tindari-Letojanni (ATLFS); il rettangolo tratteggiato racchiude l’area di interesse principale di questo lavoro. Nel riquadro, uno schizzo geodinamico della regione del Mediterraneo centrale: frecce nere indicano il moto odierno dell’Africa rispetto all’Europa (secondo Rif. 12 e ivi riferimenti); la freccia bianca indica l’orientamento del rollback indotto dalla gravità della lastra in subduzione ionica. CA e AI stanno rispettivamente per Arco di Calabria e Isole Eolie. I dati batimetrici sono stati scaricati dahttps://portal.emodnet-bathymetry.eu/ e gestiti tramite il software QGIS (versione 3.10). ( b ) Veduta ingrandita dell’area di principale interesse di questo lavoro (S, L e V stanno rispettivamente per Salina, Lipari e Vulcano). L’ubicazione delle sorgenti idrotermalizzate (aree rosse) e delle principali strutture geologiche di Lipari, Vulcano e Salina, ridisegnate da De Ritis et al. 24 sono segnalati.
La tomografia sismica è un approccio molto potente ed efficace per osservare le profondità al di sotto dei sistemi vulcanici, aiutando così a comprenderne meglio il comportamento. Le onde sismiche possono suddividersi nelle più veloci onde P e quelle più lente onde S. Il rapporto di velocità dell’onda P e dell’onda S, in particolare, è un parametro chiave utile per discriminare la presenza di gas, fluidi e fusi all’interno della crosta terrestre.
Gli autori dello studio hanno realizzato il primo modello 3D complessivo per le velocità delle onde P, delle onde S e del loro rapporto (Vp, Vs e Vp/Vs) per il complesso Lipari–Vulcano, settore centrale dell’arcipelago vulcanico delle Eolie. L’area di indagine della ricerca è stata caratterizzata in tempi recenti da fumarole, attività idrotermali e degasaggio attivo. In particolare, nell’Isola di Vulcano, negli ultimi decenni si sono registrati diversi episodi di aumento anomalo della temperatura delle fumarole e di forte degassamento ed è tuttora in corso l’ultima “crisi”, iniziata a settembre 2021.
Per l’inversione tomografica, i ricercatori hanno analizzato circa 4.400 terremoti crostali avvenuti negli ultimi trent’anni ed hanno utilizzato il software LOcal TOmography LOTOS. I risultati hanno mostrato chiaramente due anomalie Vp e Vp/Vs basse situate fino a ~ 8 km di profondità rispettivamente al di sotto di Vulcano e al largo occidentale di Lipari. Tali anomalie possono essere associate alla grande presenza di gas e forniscono un primo quadro dei volumi gassosi che alimentano la principale attività di degasaggio dell’area. (30Science.com)