(30Science.com) – Roma, 4 nov. – Da anni la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS figura ai primi posti nel mondo nel ranking dei best specialized hospital in area ‘Gastroenterologia’. Basta leggere i numeri del suo CEMAD, il Centro Malattie dell’Apparato Digerente, per capire le ragioni di questo successo: oltre 40.000 visite ambulatoriali l’anno, 20.000 ecografie l’anno, 25.000 prestazioni endoscopiche, 5.000 delle quali interventistiche. Una potenza di fuoco enorme messa in campo ogni giorno da oltre 40 medici, oltre 50 infermieri, 10 assistenti di front e back office. Ma il CEMAD non è solo un campione di assistenza; i suoi ricercatori pubblicano in media 4-6 articoli a settimana su riviste scientifiche recensite su Pubmed e a elevato impatto e a ogni congresso scientifico internazionale i medici del CEMAD inviano non meno di 30-40 abstracts. Gli ambienti del CEMAD infine sono una grande palestra di formazione per studenti dei corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Scienze Infermieristiche, per specializzandi delle Scuole di Medicina Interna e di Malattie dell’Apparato Digerente, per Dottorandi e Corsisti provenienti dall’Italia e da paesi di ogni parte del mondo.
Al CEMAD lavorano oltre 40 medici e 50 infermieri. Ogni giorno, accedono alla Nutrition Hall del CEMAD, oltre 600 pazienti per un totale di 40.000 visite ambulatoriali l’anno, 20.000 ecografie l’anno, 25.000 prestazioni endoscopiche, 5.000 delle quali interventistiche.
“Il CEMAD – ricorda il suo direttore Professor Antonio Gasbarrini, dal 1° novembre Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e direttore del Dipartimento Scienze mediche e chirurgiche e Direttore del CEMAD del Gemelli – è una scommessa iniziata 6 anni fa, dopo un incontro con il Professor Emanuele di Fondazione Roma, che è sempre stato un visionario, stimolato da nuove sfide. All’epoca gli proposi di lanciare un centro di Gastroenterologia ‘orizzontale’ che potesse seguire l’intero percorso dei pazienti affetti da malattie dell’apparato digerente. Fondazione Roma decise di sostenere questo progetto e in breve tempo è stato costruito da zero questo enorme centro ambulatoriale e di day-hospital, secondo i più moderni criteri di follow up di un paziente, nell’area una volta occupata dalla vecchia rianimazione del Gemelli, una struttura obsoleta dei primi anni ’70”.
“Considero questo uno dei giorni più felici della mia vita” – dichiara il Prof. Emmanuele F.M. Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Roma – “perché rappresenta la conferma di una visione che mi porto dentro da sempre nei confronti del Gemelli e che scaturisce da un’indicazione paterna. Mio padre, che voleva essere considerato il medico degli ultimi, mi raccomandava sempre di tener conto della centralità del Gemelli, della sua primazia, perché rappresentava la sintesi delle sue aspettative: l’eccellenza professionale, la prossimità ai meno fortunati, la vicinanza a Santa Madre Chiesa. L’incontro col Professor Gasbarrini mi ha consentito di stare concretamente vicino al Gemelli e la sua intuizione del CEMAD, da me subito sposata, è diventata realtà e un’eccellenza di livello internazionale. Oggi insomma è il giorno della felicità per la conferma di questa intuizione del Professor Gasbarrini che noi abbiamo contribuito a realizzare. Ringrazio il Policlinico Gemelli per avermi dato nel corso di tutti questi anni ricorrenti occasioni per essere orgoglioso del vincolo che mi lega a questa realtà di eccellenza e per quanto ha voluto fare per me conferendomi l’anno scorso la laurea honoris causa”.
“Il CEMAD è il progetto più emblematico di Fondazione Roma” – sottolinea Franco Parasassi, Presidente di Fondazione Roma – “perché lo abbiamo seguito passo per passo dall’inizio, collaborando attivamente alla sua progettualità. Dopo la Nutrition Hall, abbiamo sostenuto la realizzazione del blocco ecografico, poi di quello endoscopico e infine della sala ibrida, tutti elementi che hanno fatto del CEMAD un successo internazionale. Ma non ci fermiamo qui. Intendiamo continuare a sostenere questo progetto, rinnovando continuamente i device e le strumentazioni tecnologiche. Questo progetto è un fiore all’occhiello per Fondazione Roma. Ringrazio, dunque, il Professor Emanuele per la sua vision, il Professor Gasbarrini e tutto il personale del CEMAD, per questo centro che onora la città di Roma e tutto il Paese”.
“Il CEMAD è la sintesi ideale di come dovrebbe concretizzarsi l’eccellenza nell’offerta sanitaria” – dichiara Marco Elefanti, Direttore Generale di Fondazione Policlinico Gemelli. “La grande competenza clinica, certificata anche dal posizionamento ai primi posti nei ranking internazionali dei ‘best hospitals’, qui si coniuga con l’innovazione tecnologica e con le cure più d’avanguardia. E l’attenzione riservata al paziente, si coglie già dalla Nutrition Hall, dove i contenuti che scorrono sui grandi ledwall, trasformano l’attesa in preziosa e piacevole educazione sanitaria”.
La prevenzione in sala d’attesa, raccontata attraverso l’arte. Al CEMAD si accede direttamente dall’esterno del Policlinico Gemelli. Ad accogliere i visitatori la ‘Nutrition Hall’, una luminosa e accogliente sala d’attesa con 150 sedute, intitolata a Eugenio e Emmanuele F.M. Emanuele di Villabianca, Baroni di Culcasi. Qui, mentre attendono di fare il loro percorso diagnostico – spiega il Professor Gasbarrini – le persone che si recano al CEMAD vengono accolte e ricevono una serie di informazioni dai ledwall posizionati sulle pareti della sala di attesa. I temi trattati sono numerosi in oltre 100 ore di video realizzati dai nostri collaboratori, con informazioni sugli esami da fare per la diagnosi delle varie patologie, sulle ultime novità della diagnostica e su una serie di progettualità collaterali alla medicina in senso stretto, come ad esempio leggere un’etichetta alimentare, cosa sono le microplastiche, come l’inquinamento dell’ambiente può influenzare la salute degli animali o la salubrità della frutta e verdura che poi consumiamo.
L’attesa, insomma, trasformata in strumento di prevenzione e terapia, attraverso l’informazione. Ma non solo. Ci è stato concesso il privilegio di poter proiettare su questi maxi-schermi anche il grande patrimonio artistico di Fondazione Roma. Così, opere d’arte di grande valore, ci aiutano ad illustrare messaggi legati alla nutrizione, in un sincretismo di arte, medicina e cibo con il quale vengono veicolate in maniera più impattante tante informazioni, dai rischi dell’alcol, all’importanza dell’acqua”.
Un regalo di compleanno ‘stellato’ per i pazienti del CEMAD. Anche lo chef abruzzese Niko Romito, 3 stelle Michelin, ha voluto prendere parte ai festeggiamenti per i 5 anni del CEMAD, donando ai pazienti 5 ricette ‘stellate’, realizzate in collaborazione con la dottoressa Maria Cristina Mele, Direttore della UOC Nutrizione Clinica, Fondazione Policlinico Gemelli e Professore aggregato di Scienze Tecniche dietetiche applicate, Università Cattolica. Sono cinque ricette speciali pensate e dedicate ai pazienti del CEMAD, con le patologie più comuni. Cinque piatti, dall’antipasto al dolce, dedicati alle persone affette da diverticolosi (sauté di verdure con estratto di sedano e mela), a quelle con reflusso gastro-esofageo (pasta, piselli e basilico), con malattie infiammatorie intestinali (sgombro marinato e carota), con epatopatia e statosi epatica (radicchio tardivo e arancia) e con celiachia (torta di limone e mandorle).
“Oggi è indispensabile riuscire a mettere a sistema la creatività, la tecnologia, la capacità di trasformare il cibo e renderlo sia dal punto di vista della palatabilità, ma anche da quello della qualità nutrizionale, scalabile. E soprattutto fare prevenzione sulla salute perché il cibo è la medicina più importante che ha l’uomo. Sono anni che lavoro con pochissimi grassi, non solo per rispondere ad esigenze salutari, ma per migliorare il gusto della materia prima e per migliorarne la purezza”.
“Siamo stati fortunati ad aver conosciuto Niko – sottolinea il Professor Antonio Gasbarrini – e gli siamo molto grati per l’aiuto che ci ha dato. Riteniamo che per curare veramente una persona servono tutti i pezzi dell’ecosistema. In questo caso, grandi clinici e grandi cuochi”.
La geografia del CEMAD. Intorno alla Nutrition Hall si trovano tutte le strutture diagnostiche e ambulatoriali del CEMAD. In occasione dei festeggiamenti dei 5 anni, è stata anche inaugurata l’ala sinistra del Centro, appena ristrutturata. È quella dedicata alle malattie epato-bilio-pancreatiche e tutti gli ambulatori dedicati alle malattie rare in gastro-enterologia. “Un settore, quello delle malattie rare – sottolinea il professor Gasbarrini – al quale teniamo molto. Sono al momento oltre 1.400 le persone affette da oltre 40 malattie rare diverse, seguite presso il CEMAD. Uno sforzo importante dedicato anche a queste persone che faticano a trovare una diagnosi, una risposta e un’assistenza adeguata per la loro patologia”. Sempre in questo settore si trova anche tutto il blocco delle malattie endocrino-metaboliche, per l’assistenza di pazienti con patologie legate al metabolismo, al colesterolo e alla tiroide; tutte patologie che, se non curate, possono impattare su fegato, apparato digerente e cardiovascolare.
Nell’ala destra del CEMAD si trova tutto il blocco dedicato all’esofago, allo stomaco, alla celiachia e al malassorbimento, alle malattie del colon, alla malattia diverticolare, alla colite ulcerosa e morbo di Crohn. “Il nostro centro delle malattie infiammatorie croniche intestinali – ricorda il Professor Gasbarrini – è tra i più grandi d’Europa; una zona è dedicata alle infusioni di farmaci biologici, che hanno cambiato la storia naturale di questi pazienti, grazie alla loro grande efficacia”. Da qui si accede al ‘blocco ecografico’. “Al CEMAD – spiega Gasbarrini – abbiamo 5 sale di ecografia diagnostica e terapeutica, dotate delle attrezzature più moderne al mondo; grazie a un accordo con i principali produttori di ecografi, ogni volta che esce un nuovo apparecchio ci viene dato subito in prova; se passa il vaglio della grande qualità, la Fondazione Roma provvede a donarcelo. In quest’area c’è anche una vera e propria sala operatoria, dove vengono trattati sotto guida ecografica i tumori del fegato utilizzando le tecniche di termoablazione o di alcolizzazione, senza dover ricorrere all’intervento chirurgico tradizionale”.
Il blocco endoscopico è uno dei fiori all’occhiello del CEMAD; è dotato di diverse sale di endoscopia, ognuna con finalità diverse (screening del cancro del colon retto, endoscopia diagnostica, endoscopia operativa epato-bilio-pancreatica); tutto un altro blocco è dedicato all’eco-endoscopia e alle procedure diagnostico-terapeutiche dedicate alle patologie del pancreas. “All’interno del blocco endoscopico del CEMAD – conclude il Professor Gasbarrini – c’è anche una sezione dedicata all’enteroscopia diagnostica con videocapsula e al trattamento delle emorragie digestive occulte, patologia per la quale siamo tra i centri di riferimento di tutta la Regione Lazio”.
Non solo assistenza: il CEMAD è una ‘fucina’ di ricerca e una palestra di formazione. Al CEMAD lavorano diversi gruppi di medici specializzati in varie patologie. “Questa specializzazione – ricorda il Professor Gasbarrini – se da una parte determina eccellenza nella qualità delle cure che eroghiamo, allo stesso tempo permette di fare ricerca ad altissimo livello, che ci consente di migliorare costantemente la qualità delle cure. Ad ogni grande congresso internazionale, i ricercatori del CEMAD presentano dai 30 ai 40 abstract; ogni settimana firmano 4-6 pubblicazioni su riviste ad elevato impact factor. E non possiamo dimenticare la didattica. Il CEMAD è una delle sedi di formazione delle scuole di specializzazione in malattie dell’apparato digerente e medicina interna della nostra Università Cattolica. L’offerta a 360 gradi del CEMAD è dunque alla base del nostro altissimo posizionamento all’interno dei ranking internazionali, che ci vede da anni tra i primi al mondo come Best Specialized Hospital nella categoria ‘gastroenterologia’. Quello che succede ogni giorno al CEMAD ha insomma un risalto non solo nazionale, ma anche internazionale, grazie alla capacità assistenziale, di ricerca e didattica e alla fortissima capacità di diffonderlo in tutto il mondo, a livello congressuale o attraverso le pubblicazioni scientifiche”. (30Science.com)