Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Mobilità: UE, industria auto chiede sostegno per traguardo green 2035

(28 Ottobre 2022)

(30science.com) – Roma, 28 ott. – A seguito dell’accordo UE sugli obiettivi per la riduzione della CO2 per auto e furgoni, l’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) esorta i responsabili politici europei a passare a una marcia in più per implementare le condizioni abilitanti per una mobilità a emissioni zero. L’accordo tra i rappresentanti della Commissione Europea, del Parlamento e del Consiglio vedrà le emissioni di CO2 di auto e furgoni ridotte del 100 per cento entro il 2035, vietando di fatto la vendita dei tradizionali veicoli con motore a combustione interna. “Questa decisione estremamente ampia è senza precedenti”, ha affermato Oliver Zipse, Presidente ACEA e CEO di BMW. “Significa che l’Unione Europea sarà ora la prima e unica regione al mondo a diventare completamente elettrica”. “L’industria automobilistica europea è all’altezza della sfida di fornire queste auto e questi furgoni a emissioni zero”, ha affermato Zipse. “Tuttavia, ora siamo ansiosi di vedere le condizioni quadro essenziali per raggiungere questo obiettivo riflesse nelle politiche dell’UE. Queste includono un’abbondanza di energia rinnovabile, una rete infrastrutturale di ricarica privata e pubblica senza interruzioni e l’accesso alle materie prime”. Le case automobilistiche si dicono pronte a collaborare con i responsabili politici dell’UE per affrontare le significative sfide sociali e industriali che questa trasformazione comporta. “Ora dobbiamo lavorare insieme su politiche che garantiscano l’accesso alle materie prime necessarie per la mobilità elettrica, rendano le auto elettriche prodotti per il mercato di massa a prezzi accessibili, mitighino le conseguenze negative sull’occupazione e consentano ai cittadini europei di caricare il proprio veicolo elettrico in modo rapido e semplice”, ha affermato la Direttrice Generale dell’ACEA, Sigrid de Vries. I membri dell’ACEA chiedono inoltre una revisione intermedia solida e significativa del regolamento sulla CO2. Ciò sarà essenziale per valutare se sono stati compiuti progressi sufficienti negli sviluppi del mercato, nella diffusione delle infrastrutture, nella disponibilità di materie prime e nell’accessibilità economica. ACEA prende inoltre atto che l’accordo finale contiene riferimenti al possibile ruolo futuro dei combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti. De Vries: “Riteniamo che l’apertura tecnologica rimanga essenziale per mantenere l’agilità per rispondere alle diverse esigenze e per adattarsi alle mutevoli circostanze. Come dimostra l’attuale crisi energetica, la diversificazione è essenziale per migliorare la resilienza dell’Europa”. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla