(30science.com) – Roma, 27 ott. – Un campo magnetico rotante uniforme potrebbe guidare i batteri magnetici verso i tumori e facilitare la somministrazione localizzata di farmaci e terapie. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Science Robotics, condotto dagli scienziati del Politecnico federale di Zurigo (ETH).
Il team, guidato a da Tinotenda Gwisai e Simone Schürle, ha esaminato i batteri Magnetospirillum magneticum, che si sono evoluti per sopravvivere in ambienti tossici e caratterizzati da scarse quantità di ossigeno. Un campo magnetico rotante uniforme, sostengono gli autori, può essere implementato in microrobot bioibridi per il trasporto di nanoparticelle, farmaci e terapie. I ricercatori hanno utilizzato un modello murino per valutare il modo in cui un campo magnetico rotante uniforme può guidare il M. magneticum verso i tumori e facilitare un migliore assorbimento del vettore del farmaco. Per gli studi in vitro, i ricercatori hanno combinato i batteri con i liposomi e hanno utilizzato un campo magnetico rotante per generare un momento meccanico, in grado di portare i liposomi in un’area bersaglio. In un modello di vasi sanguigni, gli esperti hanno coltivato uno strato di cellule endoteliali che sono state esposte ai batteri. L’approccio del gruppo di ricerca ha portato a un aumento della permeazione batterica di quattro volte rispetto ai gruppi di controllo. Negli sferoidi tumorali in vitro, la tecnica è stata 21 volte più efficace. Successivamente, i ricercatori hanno eseguito degli esami in vivo, iniettando i batteri nelle vene della coda di un modello murino, con tumori sottocutanei. Utilizzando il campo magnetico rotante per direzionare i batteri, gli autori hanno osservato un’alta concentrazione di batteri nelle neoplasie dopo 24 ore. “Questa strategia di controllo – concludono gli scienziati – potrebbe permettere una maggiore infiltrazione di microrobot batterici, rendendo la somministrazione di farmaci e sostanze più efficace ed efficiente in una moltitudine di approcci terapici”. (30science.com)