(30science.com) – Roma, 26 ott. – L’analisi degli anelli che si formano all’interno degli alberi potrebbe rivelare informazioni sugli eventi cosmici a cui il tronco è stato esposto, raccogliendo dati preziosi sulle tempeste di radiazioni solari. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society A, condotto dagli scienziati dell’Università del Queensland. Il team, guidato da Benjamin Pope e Qingyuan Zhang, ha sviluppato un software per analizzare ogni dato disponibile sugli anelli degli alberi. Le esplosioni di radiazioni cosmiche, note come Miyake Events, spiegano gli autori, si sono verificate circa una volta ogni mille anni nel passato, ma si sa molto poco sulle cause che le provocano.
“Si ipotizza che si tratti di enormi brillamenti solari – afferma Pope – ma dobbiamo saperne di più perché un fenomeno del genere potrebbe distruggere la nostra tecnologia, provocando un effetto devastante sulle infrastrutture globali”. Quando le radiazioni colpiscono l’atmosfera, si genera del carbonio radioattivo-14, che filtra attraverso l’aria, gli oceani, le piante e gli animali e produce un record annuale di radiazioni negli anelli degli alberi. “Abbiamo modellato il ciclo globale del carbonio per ricostruire il processo in un periodo di 10 mila anni – riporta Zhang – per ottenere informazioni sulla portata e sulla natura dei Miyake Events. Abbiamo dimostrato che non sono correlati all’attività delle macchie solari e che alcuni possono durare anche un paio di anni. Perciò più che una singola esplosione o un bagliore istantaneo, possiamo pensare a questi fenomeni come a delle tempeste o delle esplosioni astrofisiche”. “Sulla base dei dati disponibili – conclude Pope – esiste una probabilità di circa l’uno per cento di assistere a un Miyake Events entro il prossimo decennio, ma non sappiamo ancora come prevederlo o quali danni potrebbe causare. Sarà necessario proseguire le indagini”. (30science.com)