Valentina Di Paola

Farmaco-resistenza, più di 1 mln di morti, in Europa un bollettino di guerra

(14 Ottobre 2022)

(30science.com) – Roma, 14 ott. – Nel 2019, il tasso di decessi associati alla resistenza antimicrobica in Europa è salito vertiginosamente, fino a superare un milione di morti. A riportare le nefaste stime uno studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Global Health, condotto agli scienziati dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) presso la School of Medicine dell’Università di Washington, l’Oxford Center for Global Health Research e del Center for Tropical Medicine and Global Health. Il team, composto da 78 esperti affiliati a diversi istituti di ricerca, ha esaminato 23 agenti patogeni batterici e 88 combinazioni di agenti patogeni per valutare la mortalità correlata alla resistenza antimicrobica. I ricercatori hanno considerato i dati relativi a tutti i 53 paesi europei dell’Organizzazione mondiale della sanità. “La resistenza antimicrobica (AMR) – scrivono gli autori – rappresenta una delle minacce più cruciali per la salute pubblica e l’assistenza sanitaria moderna. Studi precedenti hanno identificato difficoltà nella stima dell’entità del problema e del suo effetto a valle sulla salute umana e sulla mortalità. Il nostro studio presenta la serie più completa di stime a livello regionale e nazionale del carico di resistenza antimicrobica nella regione europea parte dell’OMS”. Stando a quanto emerge dall’indagine, nel 2019 si sono verificati più di un milione di morti correlati a una delle 11 sindromi infettive con esiti letali. Di queste, i ricercatori hanno selezionato 0,9 milioni di decessi causati da agenti batterici resistenti agli antibiotici. Il carico maggiore riguardava le infezioni del sangue, associate a 319 mila morti, seguite da quelle respiratorie, che avevano provocato 231 mila perdite, e addominali, legate a 197 mila decessi. I tassi di mortalità più elevati per 100 mila abitanti sono stati osservati in Europa orientale e centrale. In generale, i paesi con piani d’azione nazionali presentavano un carico di resistenza antimicrobica inferiore, ma gli autori evidenziano la necessità di adottare strategie più efficaci per contrastare il problema. Tra le strategie di intervento possibili, gli scienziati riportano l’adozione di un sistema di monitoraggio puntuale, il miglioramento dei livelli di igiene e l’ampliamento delle possibilità di accesso ai vaccini. “Per quanto riguarda i patogeni specifici – concludono gli studiosi – abbiamo dimostrato che l’Escherichia coli e lo stafilococco aureo presentano il maggior carico di AMR nella regione europea dell’OMS. Gli elevati livelli di resistenza per diversi agenti batterici e combinazioni di patogeni e farmaci evidenziano che la resistenza antimicrobica rappresenta una sfida seria e una minaccia crescente per la salute pubblica. Speriamo che il nostro lavoro stimoli l’adozione di contromisure adeguate”. (30science.com) Valentina Di Paola

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).