Valentina Di Paola

Creato acquabot che naviga con pochissima energia

(27 Ottobre 2022)

(30science.com) – Roma, 27 ott. –  Per la prima volta è stato sviluppato un acquabot che richiede meno di tre Volt per funzionare in modo efficace. A riuscirci gli scienziati della Korea University e della Ajou University, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science Robotics per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Jongkuk Ko, ha utilizzato un idrogel poroso che incorpora delle nanoparticelle, chiamato elettrodo a nanomembrana rugosa (WNE). Gli idrogel sono materiali utili per lo sviluppo di robot morbidi perché sono flessibili, reversibili e reattivi, caratteristiche che li rendono anche poco stabili. Quando i gel vengono utilizzati negli attuatori, possono soffrire di una scarsa connettività elettrica.

Microrobot viventi azionati da coppia magnetica per una maggiore infiltrazione del tumore. CREDITS: Ko et al

Il WNE supera questo limite grazie all’integrazione di nanoparticelle e un idrogel poroso. Con un consumo energetico di meno di tre Volt, il dispositivo può essere inserito in un acquabot, del peso di 1,47 grammi, che si è mosso a una velocità di 1,02 lunghezze del corpo al secondo. “Il nostro approccio – osserva Ko – potrebbe fornire una base per lo sviluppo di attuatori morbidi e robot leggeri e ad alte prestazioni su piccola scala che richiedono una varietà di movimenti sotto stimoli elettrici”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).