(30science.com) – Roma, 27 ott. – Al di sotto della calotta glaciale antartica scorre un fiume lungo 460 chilometri, che potrebbe influenzare la fusione del ghiaccio superficiale. A scoprirlo uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Geoscience, condotto dagli scienziati dell’Imperial College di Londra, dell’Università di Waterloo, dell’Universiti Malaysia Terengganu e dell’Università di Newcastle. Il team, guidato da Martin Siegert, ha valutato il modo in cui il fiume raccoglie l’acqua dalla calotta glaciale antartica, da un’area che ricopre la superficie di Germania e Francia combinate.
Questi risultati, commentano gli studiosi, evidenziano che la base della calotta glaciale ha un flusso d’acqua più attivo di quanto si pensasse in precedenza, il che può aumentare la suscettibilità della zona ai cambiamenti climatici. “Stiamo iniziando a scoprire – sottolinea Siegert – che al di sotto della calotta ci sono interi sistemi, interconnessi da vaste reti fluviali. La regione che abbiamo individuato potrebbe contenere abbastanza ghiaccio per incrementare il livello del mare a livello globale di 4,3 metri. La quantità e la velocità di fusione del ghiaccio dipendono dal livello di attrito presente sulla base del ghiaccio”. In Groenlandia, la superficie subisce un forte scioglimento durante i mesi estivi, dove immense quantità di acqua si incanalano attraverso profondi crepacci. In Antartide, invece, la superficie non si scioglie in quantità sufficiente per creare questi crepacci, dato che in estate le temperature rimangono ancora troppo basse. Credevamo che questo implicasse una ridotta quantità di acqua alla base delle calotte glaciali antartiche. Grazie a una combinazione di indagini radar, i ricercatori hanno esaminato le zone sottostanti al ghiaccio e modellato l’idrologia della calotta glaciale.
“Il fatto che un sistema così grande potesse essere ancora sconosciuto – commenta Christine Dow dell’Università di Waterloo – dimostra quanto ancora dobbiamo imparare sul continente. Dalle misurazioni satellitari sappiamo quali regioni dell’Antartide stanno perdendo ghiaccio e in quale misura. Questa scoperta aggiunge un tassello al quadro dei nostri modelli”. Il fiume appena scoperto emerge in mare sotto una piattaforma di ghiaccio galleggiante, dove un ghiacciaio che si estende fuori dalla terraferma è abbastanza leggero da posizionarsi al di sopra dell’acqua. L’acqua dolce del fiume, tuttavia, sferza acqua più calda verso il fondo della piattaforma di ghiaccio, sciogliendola dal basso. “Precedenti studi hanno esaminato l’interazione tra i bordi delle calotte glaciali e l’acqua oceanica per determinare l’aspetto della fusione – osserva Neil Ross, dell’Università di Newcastle – questo fiume mostra che non possiamo comprendere appieno lo scioglimento dei ghiacci senza considerare l’intero sistema. Cercheremo di approfondire le ricerche e raccogliere più dati sui meccanismi alla base di questi processi, in modo da sviluppare strumenti e modelli più accurati per prevedere il cambiamento della calotta glaciale antartica”. (30science.com)