(30Science.com) – Roma, 26 ott. – L’agenzia internazionale QS ha presentato oggi 26 ottobre i risultati della prima edizione del ranking QS Sustainability delle università mondiali, istituzioni che, tramite la ricerca, l’insegnamento e le connessioni con il territorio, hanno la possibilità di trainare e accelerare il cambiamento necessario in termini di ambiente, società e governance (ESG, Environment Social Governance), per uno sviluppo sostenibile. La classificazione è stata condotta da QS, in collaborazione con Elsevier, Yale University e l’Academic Freedom Index, selezionando ulteriormente le Università già analizzate dal ranking QS WUR in base all’evidenza pubblica e riconosciuta di una politica di sostenibilità condotta dall’Ateneo e di una cultura diffusa e di alto livello di compartecipazione agli obiettivi di Sviluppo sostenibile (SDG) dell’ONU, deducibile dalla bibliometria di eccellenza. Solo 700 Atenei a livello mondiale e solo 31 nazionali sono stati selezionati e analizzati in base a due indicatori di impatto sociale ed ambientale. L’Università degli Studi di Padova si posiziona al 61° posto al mondo, e prima in Italia.
“Un ottimo risultato che ci rende orgogliosi – commenta Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova –. Perseguire obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica è obiettivo fondamentale per consolidare il nostro Ateneo quale Università responsabile, equa e solidale. Ci attendono anni di grandi cambiamenti e di sfide importanti, come la realizzazione dei progetti del PNRR: l’ottimo posizionamento raggiunto ci fa capire che stiamo percorrendo la strada giusta e ci sprona a continuare il nostro impegno sul tema della sostenibilità”.
“Questo risultato – afferma Francesca Da Porto, prorettrice alla Sostenibilità dell’Università di Padova – è un riconoscimento dell’attenzione che l’Ateneo pone ai diritti umani, all’inclusione, alle pari opportunità, alla transizione energetica ed ecologica, alla salvaguardia dell’ambiente e al recupero e valorizzazione del patrimonio artistico della città che ci ospita. Non solo ricerca e didattica di grande qualità, ma anche un ambiente in cui questi valori si mettono in pratica per migliorare il benessere delle persone e garantire un futuro migliore, in linea con il prestigioso premio ASviS “Giusta Transizione” appena vinto dall’Ateneo”.
“Per l’elaborazione del QS Sustainability Ranking, – spiega la delegata ai ranking internazionali, prof. Mara Thiene, sono considerati due focus, separati: l’Impatto Sociale e l’Impatto Ambientale. All’interno dell’Impatto Sociale sono valorizzati i seguenti indicatori che valutano: la capacità delle Istituzioni di fornire una preparazione solida alla carriere e la reputazione dell’Ateneo nel mondo del lavoro (Employment & Opportunities); la parità di genere e le politiche di supporto alla disabilità (Equality); l’impatto della ricerca negli SDG che riguardano la lotta alla povertà e alla fame (SDG1 e 2), la salute e il benessere degli esseri viventi (SDG3) e l’acqua potabile e la sanificazione (SDG6), unitamente alla documentazione di politiche di welfare implementate nel Campus (Life Quality). Un quarto indicatore valuta l’impatto sull’SDG4 (Impact of Education), cioè quanto l’Ateneo produce per rendere l’educazione più inclusiva ed equa, quanto promuove la formazione continua e il riscontro di reputazione nelle scienze sociali e nell’arte. Infine, un quinto indicatore valuta come le Istituzioni collaborano nella diffusione della conoscenza in paesi meno sviluppati e quindi in che modo partecipano ad un innalzamento dello standard in tutto il mondo (Knowledge Exchange). Per quanto attiene l’Impatto Ambientale, un primo indicatore valuta come le Istituzioni offrano strumenti e metodologie ai propri studenti per essere protagonisti nella sostenibilità, ma non limitatamente alle scienze ambientali (Sustainable Education). Un secondo indicatore valuta le strategie e le operazioni dell’istituzione verso un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale (Sustainable Institutions). Per concludere, il terzo indicatore di Impatto Ambientale valuta l’impatto della ricerca condotte sugli altri SDG delle Nazioni Unite: 7, 11, 12, 13, 14 e 15 (Sustainable Research)”. (30Science.com)