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Ricerca Italiana: Fondazione Don Gnocchi celebra la Giornata della Ricerca

(19 Ottobre 2022)

(30Science.com) – Roma, 19 ott. – Nuovi progetti, impact factor in crescita e aumento della comunità di ricercatori: sono questi alcuni dei risultati presentati oggi dalla Fondazione Don Gnocchi nel corso della Giornata della ricerca 2022  presso il Centro IRCCS “S. Maria Nascente di Milano la Giornata della Ricerca 2022 della Fondazione Don Gnocchi, dedicata al tema dell’innovazione tecnologica per una medicina riabilitativa personalizzata.

Nel corso della giornata – aperta dal saluto della Vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia Letizia Moratti in collegamento video – sono stati presentati risultati e prospettive del lavoro dei numerosi ricercatori impegnati nelle strutture “Don Gnocchi” del Paese con interventi di Eugenio Guglielmelli, direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, Mario Clerici e Francesca Baglio – rispettivamente direttore e vicedirettore scientifico dell’IRCCS “S. Maria Nascente” di Milano. L’impegno sanitario e assistenziale della Fondazione è sostenuto da un’attenta formazione e da un’intensa attività di ricerca scientifica e innovazione tecnologica, svolta in particolare negli IRCCS – Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – di Milano e Firenze, in collegamento con università ed enti di ricerca nazionali e internazionali. La ricerca rimane una risorsa di base imprescindibile per l’attività della Fondazione, perché permette di portare l’innovazione direttamente al letto del paziente.

«Nell’ultimo anno sono stati avviati oltre 30 nuovi progetti, con partner di eccellenza italiani e stranieri – ha spiegato durante il suo intervento il professor Eugenio Guglielmelli, direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi – e in particolare più di 40 studi clinici nell’ambito dei quali sono stati reclutati già oltre 2700 pazienti. Il valore scientifico dei nostri studi, calcolato con lo standard internazionale dell’Impact Factor normalizzato, è cresciuto di oltre il 10 per cento e la nostra comunità dei ricercatori, anche direttamente coinvolti nelle attività cliniche, si sta sempre più estendendo».

Forte di queste esperienze e di questi trend positivi, con la programmazione strategica della ricerca e innovazione per il triennio 2022-2024 la Fondazione intende concentrare gli sforzi della ricerca nell’ambito della transizione digitale dei processi di cura e assistenza sanitaria e socio-sanitaria, fino a sfruttare le potenzialità dell’intelligenza artificiale e della robotica per ottimizzare i percorsi di prevenzione e di continuità delle cure sul territorio.

«L’utilizzo della realtà aumentata e virtuale, insieme a sensori indossabili per il monitoraggio dei parametri fisiologici nei trattamenti riabilitativi cognitivi e neuromotori, anche per i bambini, la riabilitazione robot-assistita, soluzioni sperimentate in clinica e anche al domicilio per la teleassistenza e la teleriabilitazione – ha aggiunto il direttore scientifico – sono solo alcuni esempi di soluzioni d’avanguardia, frutto della traslazione dalla ricerca all’attività clinica, che abbiamo dimostrato poter essere realmente accessibili, sostenibili e accettabili, fino al punto che alcune di tali prestazioni sono state tra le prime in Italia già oggetto di accreditamento nei sistemi sanitari regionali».

Premiazione di quattro ricercatori under 40. Con l’obiettivo di sostenere l’impegno nella ricerca clinica-epidemiologica, di base, traslazionale e tecnologica, nell’ambito della medicina della riabilitazione l’IRCCS Fondazione Don Gnocchi ha premiato quattro giovani ricercatori e ricercatrici under 40 che si sono particolarmente distinti per le attività e i risultati delle loro ricerche dall’inizio del percorso professionale in Fondazione. I premi – ciascuno del valore di 5 mila euro – sono stati sostenuti dall’Associazione Nazionale Alpini, da sempre vicina all’opera del beato don Carlo Gnocchi anche tramite donazioni destinate specificatamente alle attività di ricerca.

Nel corso della giornata sono intervenuti il professor Giuseppe Ippolito, direttore generale del ministero della Salute e, in chiusura dei lavori, don Vincenzo Barbante, presidente della Fondazione Don Gnocchi, e Lamberto Bertolè, assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano. La lectio magistralis è stata tenuta da professor Francesco Saverio Pavone dell’Università di Firenze.(30Science.com)

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