(30Science.com)) ─ Roma, 23 set. ─ Una palla di fuoco prodotta da un’esplosione stellare è stata rilevata per la prima volta dal telescopio spaziale a raggi X eROSITA del tedesco Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics (MPE). Il gruppo di ricerca che ha osservato il fenomeno è stato guidato dalla Friedrich-Alexander-Universität Erlangen-Nürnberg (FAU), in Germania, e lo studio ha conquistato la copertina della rivista Nature.
Quando le stelle come il Sole consumano tutto il loro carburante, si rimpiccioliscono per formare nane bianche. A volte queste stelle morte tornano in vita in un’esplosione termonucleare e producono una palla di fuoco di intense radiazioni di raggi X. Le condizioni estreme sulla superficie della nana bianca fanno esplodere il materiale accumulato sulla superficie e viene espulso nello spazio esterno in un’enorme esplosione termonucleare. Il materiale si espande rapidamente e, nel giro di poche ore, la magnitudine visibile della stella aumenta. Il fenomeno può essere osservato dalla Terra come una nuova stella nel cielo, una “nova”.
Le fasi iniziali dell’esplosione di una nova “erano già state previste in teoria: le alte temperature di un’esplosione termonucleare provocherebbero un’intensa e breve emissione di raggi X. Questa è conosciuta come la palla di fuoco iniziale”, ha spiegato Glòria Sala, ricercatrice del gruppo di astronomia e astrofisica dell’UPC e dell’Istituto di Studi Spaziali della Catalogna (IEEC), che ha partecipato a questo studio. “Questo stadio della palla di fuoco è molto breve e si verifica ore prima che la stella appaia nel cielo. Pertanto, rilevare i raggi X prima di scoprire la fonte è complicato.”
Lo studio delle esplosioni di nova ci permette di mettere insieme alcuni tasselli dell’evoluzione chimica della galassia e come siamo arrivati ad avere la varietà e la distribuzione degli elementi chimici presenti nel Sistema Solare dopo il Big Bang, iniziando da un universo primordiale con una composizione molto più semplice. L’osservazione da grandi telescopi terrestri, insieme allo studio delle emissioni di raggi X e raggi gamma dai satelliti e alla modellazione teorica mediante modelli numerici, permette di ricostruire i processi dettagliati che si verificano in questi fenomeni esplosivi e il loro contributo all’evoluzione delle galassie. (30Science.com)
Emanuele Perugini
Rosita vede per la prima volta la palla di fuoco di una stella che esplode
(23 Settembre 2022)
Emanuele Perugini
Sono un giornalista. Sono nato nel 1970 e ho cominciato a scrivere nel 1994. Non ho più smesso. Nel corso della mia carriera ho scritto molto di scienza, di ambiente, di salute cercando di portare la scienza e la profondità dell'analisi scientifiche in ogni ambito di cui mi sono occupato.