Valentina Di Paola

Il 22% degli ospedali americani a rischio uragani

(30 Settembre 2022)

(30science.com) – Roma, 30 set. –  Molti degli ospedali americani sulle coste dell’Atlantico e del Golfo potrebbero correre un rischio significativo di inondazione da tempeste. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista American Geophysical Union GeoHealth, condotto dagli scienziati del Center for Climate, Health, and the Global Environment della Harvard TH Chan School of Public Health, e della Boston University School of Medicine. Il team, guidato da Aaron Bernstein, ha valutato il rischio di inondazione per 682 ospedali in 78 aree metropolitane situate entro 10 miglia dalle coste atlantiche e del Golfo degli Stati Uniti. Gli esperti hanno individuato 25 zone in cui oltre la metà delle strutture ospedaliere verrebbero inondate da un uragano di categoria due. A maggior rischio risultano essere le zone di Miami, New York, Boston, Orlando, New Orleans, Tampa, Jacksonville, Cape Coral e Philadelphia. Questi risultati, spiegano gli autori, mostrano quali strutture sanitarie potrebbero essere allagate da un uragano e quali avrebbero bisogno di adottare strategie di mitigazione del rischio. La modellazione mostra che con l’innalzamento del livello del mare previsto per questo secolo, le aree metropolitane di Baton Rouge, Virginia Beach, Corpus Christi, Philadelphia e Boston sono caratterizzate da un aumento di oltre il 90 per cento delle camere ospedaliere a rischio di inondazione in caso di uragano. Allo stesso tempo, gli esperti hanno scoperto che in molti casi, sebbene gli edifici sembrassero resistenti alle tempeste, le strade potrebbero limitare o impedire l’accesso alle cure. Secondo gli autori dello studio, il Southeast Louisiana Veterans Health Care Center, costruito nel 2016, dopo che l’urgano Katrina aveva distrutto il Veterans Affair Hospital and Charity Hospital di New Orleans, rappresenta un modello di buone pratiche su come gli ospedali e i sistemi sanitari costieri possono migliorare la loro resilienza agli uragani. Progettato per rimanere attivo per sette giorni anche in caso di difficoltà da parte di infrastrutture e servizi pubblici, il Southeast Louisiana Veterans Health Care Center dispone di forniture di carburante di riserva, strutture per il trattamento delle acque reflue in loco e sistemazioni sufficienti per mille persone. Le apparecchiature meccaniche ed elettriche critiche e le aree di cura dei pazienti si trovano ad almeno 6 metri al di sopra della pianura alluvionale. “Nel prossimo futuro – afferma Bernstein – si prevede che gli uragani diventino più gravi e potrebbero colpire in modo più intenso e diffuso a causa del cambiamento climatico. Dobbiamo intervenire per ridurre le probabilità che questi eventi provochino serie difficoltà”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).