Valentina Di Paola

Creato soft robot ispirato ai camaleonti che cambia colore

(11 Agosto 2021)

Il robot striscia sullo sfondo e cambia il colore della pelle in base al colore dello sfondo. Attestazione: Seung Hwan Ko

(30Science.com)  – Roma, 11 ago. –  Si chiama Artificial Chameleon Skin, è un dispositivo di mimetizzazione integrato in un robot morbido, o soft robot, in grado di cambiare colore per adattarsi all’ambiente circostante, ispirato alle capacità del camaleonte. Questo il risultato di un lavoro, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati della Seoul National University, che hanno sviluppato un camuffamento artificiale basato sui meccanismi tipici dei pigmenti del camaleonte.

I risultati, riportano gli autori, potrebbero avere implicazioni per la tecnologia mimetica indossabile di prossima generazione. Il team, guidato da Seung Hwan Ko, ha applicato una nuova strategia allo sviluppo del camuffamento artificiale utilizzando strati di cristalli liquidi termocromici integrati con reti di nanofili d’argento modellati impilati verticalmente.

L’Artificial Chameleon Skin è in grado di rilevare il colore di sfondo e cambiare colore in modo da mimetizzarsi. Saranno necessarie ulteriori ricerche, concludono gli scienziati, per sviluppare un riconoscimento e un’espressione efficienti della struttura superficiale ad alta risoluzione, ma potrebbe essere ottenibile con i progressi di elaborazione del segnale nella scienza basata sui dati. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).