(30Science.com) – Roma, 22 giu. – Quasi mezzo milione di famiglie negli Stati Uniti non possiedono un impianto idraulico completo e molte altre sono esposte ad acque potabili di scarsa qualità. Questo è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati della Utah State University, che hanno valutato l’accesso alle fonti idriche per i cittadini statunitensi. Il team, guidato da J. Tom Mueller e Stephen Gasteyer, ha utilizzato i dati dello United States Census Bureau e dell‘Environmental Protection Agency per modellare il disagio idrico delle famiglie americane.
Stando ai risultati dello studio, la difficoltà di accesso all’acqua colpisce in modo sproporzionato i gruppi sociali specifici del paese, con persone anziane, meno facoltose e meno istruite più soggette a questi problemi. Gli autori mostrano che tra il 2014 e il 2018, circa lo 0,41 per cento delle famiglie statunitensi, per un totale di 489.836 nuclei familiari distribuiti in modo uniforme, non aveva accesso a un impianto idrico completo, mentre il 2,44 per cento delle installazioni riportava violazioni del Safe Drinking Water Act, la principale legge federale negli Stati Uniti volta a garantire acqua potabile sicura. Il 6,01 per cento dei sistemi idrici, inoltre, non era era conforme al Clean Water Act, la legge per la regolazione dell’inquinamento idrico. Gli autori sostengono che tipi specifici di difficoltà idriche richiedono soluzioni politiche distinte, ma sottolineano che sarà necessario prendere in considerazione le differenze a livello statale nei prossimi studi. (30Science.com)