(30Science.com) – Roma, 9 giu. – La sonda Juno della NASA ha effettuato un sorvolo ravvicinato della più grande luna di Giove, Ganimede, come non accadeva da due decenni, offrendo scorci della sua superficie ghiacciata. Le nuove immagini, scattate appena due giorni fa, sono state pubblicate dalla JPL, divisione della Caltech di Pasadena in California, che gestisce la missione Juno del programma New Frontiers della NASA.
“Questo è il sorvolo più vicino che un veicolo spaziale abbia mai fatto su questa gigantesca luna in una generazione”, ha detto Scott Bolton, il Principal Investigator di Juno del Southwest Research Institute di San Antonio. “Ci prenderemo del tempo prima di trarre conclusioni scientifiche, ma fino ad allora possiamo semplicemente ammirare questa meraviglia celeste”.
Le prime due immagini scattate il 7 giugno 2021, sono state ricevute a Terra, svelando il globo ghiacciato di Ganimede, il satellite più grande dell’intero Sistema Solare. Le foto – una dalla fotocamera JunoCam e l’altra dalla sua fotocamera stellare Stellar Reference Unit – mostrano la superficie con dettagli incredibili, inclusi crateri, terreno scuro e luminoso chiaramente distinto e lunghe strutture caratteristiche probabilmente legate a faglie tettoniche.
La JunoCam della navicella ha utilizzato il suo filtro in luce verde ed ha catturato quasi un intero lato della luna incrostata di ghiaccio d’acqua con una risoluzione di circa 1 chilometro per pixel. Successivamente, quando le versioni della stessa immagine verranno rilasciate incorporando i filtri rosso e blu della fotocamera, gli esperti di imaging saranno in grado di fornire un ritratto a colori di Ganimede.
La navicella invierà ulteriori immagini del suo sorvolo di Ganimede nei prossimi giorni. Si prevede che l’incontro della navicella spaziale ad energia solare con la luna gioviana fornirà approfondimenti sulla sua composizione, ionosfera, magnetosfera e superficie ghiacciata, fornendo anche misurazioni delle radiazioni ambientali che andranno a beneficio delle future missioni al sistema gioviano. (30Science.com)