(30Science.com) – Roma, 30 giu. – La pandemia, al di là dei tanti risvolti negativi che l’hanno caratterizzata, è stata anche un grande catalizzatore di soluzioni digitali, volte a seguire i pazienti da remoto. Ne sono un esempio le due ‘App’ messe a punto presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS dal professor Sergio Alfieri, Direttore del Centro Chirurgico del Pancreas, e dal professor Marco Raffaelli, Direttore della UOC di Chirurgia Endocrina e Metabolica, in collaborazione con Johnson & Johnson Medical Italia. Due veri e propri ‘angeli custodi digitali’ attraverso i quali il team chirurgico può restare sempre accanto ai pazienti, anche una volta tornati a casa, per sostenerli e assisterli nel percorso verso la guarigione.
MyPancreas è la prima App impiegata in un centro specializzato in chirurgia del pancreas ad alto volume, qual è appunto quello del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, per monitorare da remoto il paziente in fase pre-operatoria, nel corso della degenza e a domicilio, dopo il suo rientro a casa. Rappresenta in pratica una digitalizzazione del percorso diagnostico-terapeutico, che garantisce una presa in carico costante del paziente, in ogni momento del suo iter clinico.
“Il nostro obiettivo – spiega il professor Alfieri – è quello di far arrivare quanti più pazienti possibile all’intervento chirurgico, a oggi l’unica cura possibile per un tumore aggressivo come quello al pancreas. Ma il recupero, dopo un intervento complesso come questo, può essere lungo e impegnativo. Ecco perché vogliamo fornire a tutti i nostri pazienti questa App in grado di garantire un monitoraggio costante delle loro condizioni e di mantenerli in contatto, anche una volta tornati a casa, con l’équipe medica e con l’ospedale. I canali tradizionali, pur adeguati, non garantiscono sempre una costante vicinanza al paziente, – continua Alfieri – soprattutto nel caso di un centro ad alto volume come il nostro, punto di riferimento per tutti i pazienti del Centro-Sud Italia, che vanno seguiti con attenzione anche una volta tornati a casa”.
Butterfly è un app ideata per tutti i pazienti gravemente obesi candidati a chirurgia bariatrica, che ha visto coinvolto nella fase di ideazione ed elaborazione il team del centro di chirurgia dell’obesità del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, che è Centro di Eccellenza della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle patologie correlate (S.I.C.Ob.).
“Questa soluzione digitale – commenta il professor Raffaelli – rappresenta un valido strumento che ci permette di essere sempre vicini ai nostri pazienti, specialmente nel periodo più delicato del loro percorso, che è quello della preparazione all’intervento e nell’immediato periodo postoperatorio. Quando abbiamo pensato allo sviluppo della App Butterfly l’obiettivo primario è stato quello di creare uno strumento volto ad integrare – e non certo a sostituire – le normali attività assistenziali, allo scopo di rendere più agevole la costante interazione tra il personale sanitario ed il paziente. La chirurgia bariatrica rappresenta infatti un cambiamento radicale, ma per affrontarla i pazienti hanno necessità di sostegno e supporto continui”.
I risconti del primo gruppo pilota di pazienti sono positivi e confermano l’utilità delle App Butterfly e MyPancreas che si candidano, dunque, a essere uno strumento di ‘viaggio’ ideale in questo percorso di cambiamento.(30Science.com)