Valentina Di Paola

I misteriosi buchi nelle Ande sono i resti di un antico mercato

(10 Novembre 2025)

Roma, 10 nov. – I fori nelle Ande scoperti nel sito archeologico di Monte Sierpe, noto anche come la Banda di Buchi, nella valle di Pisco, nel sud del Perù, potrebbero essere stati un tempo un antico mercato. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Antiquity, condotto dagli scienziati dell’Università di Sydney, della Durham University, e dell’Università di Cambridge. Il team, guidato da Jacob L. Bongers, ha esaminato l’antico monumento andino, che potrebbe svelare le origini della contabilità indigena. Il sito è formato da migliaia di cavità perfettamente allineate, e, secondo il gruppo di ricerca, potrebbe essere stato utilizzato dalle popolazioni pre-incaiche come luogo di scambio e baratto.

In epoca successiva, sotto il dominio inca, gli scienziati ipotizzano che il luogo fosse utilizzato come sistema di contabilità monumentale per la raccolta dei tributi. Monte Sierpe, spiegano gli autori, si estende per circa 1,5 chilometri, e comprende oltre 5.200 buche disposte in file ordinate, ognuna larga circa uno o due metri, con una profondità di un metro. Scoperto nel 1933 grazie a fotografie aeree pubblicate su National Geographic, il sito ha suscitato per decenni numerose ipotesi, tra cui difesa, magazzino, sistema di irrigazione o trappola per nebbia. Il gruppo di ricerca ha combinato analisi microbotaniche dei sedimenti, ovvero l’analisi di minuscoli resti vegetali, con immagini aeree ad alta risoluzione ottenute tramite droni. Nei campioni di suolo sono state trovate tracce di mais e di piante usate tradizionalmente per intrecciare cesti, suggerendo che le cavità fossero periodicamente foderate con vegetali e riempite di merci racchiuse in sacchi o cesti. Le immagini aeree hanno inoltre rivelato schemi numerici nella disposizione dei buchi, simili a quelli dei khipu, gli strumenti di contabilità inca basati su cordicelle annodate. Il lavoro suggerisce che Monte Sierpe potesse funzionare come un enorme registro contabile tridimensionale, un luogo dove lo Stato inca registrava i tributi raccolti dalle comunità locali. “Le nostre analisi – afferma Bongers – mostrano come, nel tempo, Monte Sierpe sia passato da luogo di incontro e scambio fra popolazioni diverse a un centro di amministrazione imperiale”. “Il sito – conclude – racconta una storia di adattamento e di connessione: di come le comunità del passato modificavano il paesaggio per promuovere l’interazione sociale e commerciale. I risultati offrono un caso di studio unico sul modo in cui le civiltà andine antiche svilupparono sistemi di gestione economica e comunicazione visiva, anticipando forme di registrazione dei dati. Nei prossimi step sarà interessante considerare siti simili per comprendere quanto fosse diffusa la contabilità indigena e come si sia evoluta con l’espansione dell’impero inca”.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).