Roma – Una nana bruna con una massa pari a circa 60 volte quella di Giove è stata scoperta in orbita attorno a una nana rossa a soli 55 anni luce dalla Terra, grazie alla collaborazione tra osservatori terrestri e spaziali. La scoperta, pubblicata sulla rivista The Astronomical Journal, è frutto di un team internazionale guidato dall’Astrobiology Center (Giappone), in collaborazione con la California State University Northridge e la Johns Hopkins University. Il nuovo corpo celeste, chiamato J1446B, orbita attorno alla stella LSPM J1446+4633 a una distanza di circa 4,3 unità astronomiche – poco più della distanza tra il Sole e Saturno – e completa un’orbita in circa 20 anni. Le osservazioni infrarosse hanno inoltre rivelato variazioni di luminosità fino al 30%, indizio della presenza di tempeste o nubi nella sua atmosfera. La scoperta è stata possibile grazie alla combinazione di tre tecniche osservative: la velocità radiale misurata con lo spettrografo IRD del telescopio Subaru alle Hawaii, le immagini dirette ottenute con l’Osservatorio W. M. Keck e i dati astrometrici del satellite europeo Gaia. L’integrazione di questi dati ha permesso di determinare con precisione l’orbita e la massa della nana bruna. “Le misure di Gaia, unite alle osservazioni dirette da terra, ci hanno consentito di individuare e caratterizzare un sistema che finora sarebbe stato invisibile,” ha spiegato Taichi Uyama, dell’Astrobiology Center, primo autore dello studio. “Si tratta del primo caso in cui una nana bruna intorno a una nana rossa è stata descritta in modo completo grazie ai soli dati astrometrici di Gaia.” Secondo i ricercatori, J1446B rappresenta un laboratorio ideale per comprendere meglio la linea di confine tra la formazione stellare e quella planetaria. Le nane brune, infatti, si collocano tra pianeti giganti e stelle, troppo piccole per avviare la fusione nucleare stabile ma troppo grandi per essere pianeti. Il team punta ora a nuove osservazioni spettroscopiche per analizzare nel dettaglio l’atmosfera del corpo celeste e comprenderne la dinamica. “Questo risultato mostra la potenza della sinergia tra telescopi spaziali e terrestri,” ha aggiunto Uyama, “e apre la strada a nuove scoperte su oggetti substellari nascosti nel nostro vicinato galattico.”(30Science.com)
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Scoperta di una nana bruna in orbita attorno a una nana rossa
(22 Ottobre 2025)
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