Roma – Il ghiacciaio Kohler East nell’Antartide occidentale si sta appropriando del ghiaccio di un vicino, Kohler West, con una velocità mai osservata prima. A documentare questo curioso fenomeno uno studio, pubblicato sulla rivista The Cryosphere, condotto dagli scienziati dell’Università di Leeds. Il team, guidato da Heather L. Selley, ha esaminato i dati satellitari ad alta risoluzione, che hanno mostrato un caso di “pirateria” tra ghiacciai, con una velocità notevolmente più elevata di quanto ci si aspettasse. Questa scoperta, sostengono gli autori, rappresenta un passo importante per migliorare la nostra comprensione del futuro dell’Antartide e del suo contributo all’innalzamento del livello del mare. I risultati evidenziano l’accelerazione di sette flussi di ghiaccio nell’Antartide occidentale. Uno in particolare ha quasi raddoppiato la velocità al confine dove il ghiaccio incontra l’oceano tra il 2005 e il 2022, mentre tre hanno accelerato tra il 60 e l’84 per cento. Sei dei flussi hanno raggiunto velocità medie di oltre 700 metri all’anno nel 2022, equivalenti all’aumento della lunghezza di sette campi da calcio in un anno, un ritmo notevolmente veloce. In netto contrasto con la diffusa accelerazione osservata tra il 2005 e il 2022 su tutti gli altri ghiacciai della regione, riportano gli esperti, il flusso di ghiaccio sul Kohler West ha rallentato del 10 per cento. Il tasso di variazione di velocità più rapido è stato osservato sul suo vicino, il Kohler East, così come sullo Smith West Glacier, che nel 2022 scorrevano a una velocità di circa 560 m/anno superiore rispetto al 2005.
- Mappa che mostra il tasso di variazione della velocità dei ghiacciai tra il 2005 e il 2022. Crediti immagine: ESA (Fonte dati: Selley et al., 2025, Università di Leeds). Credito Credito fotografico: ESA (Fonte dati: Selley et al., 2025, Università di Leeds).
- Didascalia: Velocità dei ghiacciai che alimentano le piattaforme di ghiaccio Crosson e Dotson nel periodo 2015-2022. L’immagine mostra la velocità media e la direzione di diversi ghiacciai che si riversano nelle piattaforme di ghiaccio Crosson e Dotson nell’Antartide occidentale dal 2015 al 2022, con tre frecce parallele che indicano la direzione della “pirateria del ghiaccio” dal ghiacciaio Kohler occidentale a quello orientale. Crediti immagine: ESA (Fonte dati: Selley et al., 2025, Università di Leeds). Credito Credito fotografico: ESA (Fonte dati: Selley et al., 2025, Università di Leeds).
- Una piattaforma di ghiaccio dell’Antartide occidentale che si divide attorno a un punto di fissaggio sul fronte di distacco. Credito Pierre Dutrieux
- Paesaggio antartico. A cura del British Antarctic Survey. Credito British Antarctic Survey
- La piattaforma di ghiaccio Dotson ripresa da Sentinel-1. Crediti immagine: contiene dati Copernicus Sentinel modificati (2022), elaborati dall’ESA. Credito Crediti immagine: contiene dati modificati del satellite Copernicus Sentinel (2022), elaborati dall’ESA.
“Riteniamo – afferma Selley – che il rallentamento osservato sul ghiacciaio Kohler West sia dovuto al reindirizzamento del flusso di ghiaccio verso il suo vicino, il Kohler East. Ciò è dovuto all’ampia variazione della pendenza superficiale del Kohler West, probabilmente causata dai tassi di assottigliamento molto diversi sui ghiacciai adiacenti. Il flusso di ghiaccio di Kohler East scorre e si assottiglia più velocemente durante il suo spostamento, per cui assorbe il ghiaccio da Kohler West”. “Non sapevamo – aggiunge – che i flussi di ghiaccio potessero commettere atti di pirateria in tempi così brevi. Abbiamo sempre pensato che si trattasse di un processo estremamente lento, invece lo stiamo osservando in un arco di tempo di nemmeno 18 anni”. Nello studio sono stati utilizzati anche i dati sui tassi di assottigliamento del ghiaccio provenienti dalla missione CryoSat, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Secondo le stime attuali, oltre 410 milioni di persone potrebbero essere a rischio a causa dell’innalzamento del livello del mare entro il 2100. “Questi risultati – conclude Anna Hogg, altra firma dell’articolo – evidenziano che il reindirizzamento del flusso di ghiaccio costituisce un nuovo importante processo nelle dinamiche contemporanee delle calotte glaciali, necessario per comprendere gli attuali cambiamenti strutturali nei ghiacciai e la futura evoluzione di questi sistemi”.(30Science.com)