Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Studiosi lanciano l’allarme, urgente difendere gli ecosistemi costieri

(24 Febbraio 2025)

Roma –  Gli ecosistemi marini delle acque poco profonde vicino alle rive sono in pericolo in tutto il mondo e necessitano di urgente protezione, per preservare la loro funzione fondamentale per la biodiversità globale. È quanto emerge da uno studio guidato dall’Università della Florida del Sud (UFS) e pubblicato su Fisheries. Conosciute come piane di marea, questi ecosistemi costieri sono essenziali anche per le forniture globali di pesce, le economie locali e la salute marina complessiva. Gli autori della nuova ricerca hanno 10 strategie che diportisti, pescatori, gestori della fauna selvatica e decisori politici possono adottare per preservare gli ecosistemi marini rivieraschi dall’azione degli esseri umani e dall’intensificazione degli eventi meteorologici. In cima alla lista c’è la considerazione di determinati pesci, come il tarpone (Megalops atlanticus), come specie simbolo, la cui protezione andrebbe a vantaggio di altre specie che utilizzano gli stessi habitat. I ricercatori invitano alla gestione e al ripristino dell’habitat di queste specie. Il team ritiene che ciò porterà a litorali resilienti, offrendo benefici a lungo termine per le comunità costiere e alla vita marina che dipende da esse. “Le connessioni ecologiche tra questi ecosistemi e altri habitat marini sono vitali per il ciclo di vita di varie specie, molte delle quali sono parte integrante della pesca”, ha affermato Lucas Griffin , professore associato presso il Dipartimento di biologia integrativa dell’USF . “Ma questi ecosistemi sono minacciati da diversi fattori, dallo sviluppo costiero e dalle fioriture algali dannose, alle ondate di calore e alle barche che si arenano su habitat sensibili, come le praterie di fanerogame marine. Pesci iconici come il tarpone, dipendono da queste pianure, contribuendo ogni anno con milioni di dollari all’economia locale. Nonostante la loro importanza, non esiste molta gestione diretta dell’habitat per proteggere questi ecosistemi. Dobbiamo affrontare al più presto questa sfida per cercare di salvare il salvabile”.(30Science.com)

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Gianmarco Pondrano d'Altavilla