Valentina Di Paola

Perdere e metter su peso con il diabete T1 aumenta rischio di malattie renali

(4 Febbraio 2025)

Roma – Le variazioni frequenti nel peso corporeo per i pazienti con diabete di tipo uno possono aumentare significativamente il rischio di malattie renali. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, condotto dagli scienziati del Centre Hospitalier Universitaire de Bordeaux, in Francia. Il team, guidato da Marion Camoin, ha analizzato le informazioni relative a 1.432 partecipanti allo studio Diabetes Control and Complications Trial (DCCT)/Epidemiology of Diabetes Interventions and Complications (EDIC). L’effetto yo-yo, noto anche come ciclicità del peso, spiegano gli esperti, si verifica quando una persona guadagna e perde peso ciclicamente, spesso come conseguenza di diete ipocaloriche. Stime orientative calcolano che questo comportamento alimentare si verifichi nel 35 e nel 55 per cento degli uomini e delle donne, rispettivamente. È stato dimostrato che può aumentare il rischio di eventi cardiovascolari nella popolazione generale e nei pazienti con diabete di tipo 2. “Il nostro lavoro – afferma Camoin – rivela che un’elevata variabilità del peso corporeo è associata a una probabilità più elevata di diversi esiti di progressione della malattia renale diabetica (DKD) nelle persone con diabete di tipo 1, indipendentemente dai tradizionali fattori di rischio e dall’indice di massa corporea”. Nell’ambito dell’indagine, l’indice primario per identificare i modelli di effetto yo-yo era la variabilità indipendente dalla media, o VIM, che tiene conto delle fluttuazioni del peso corporeo. I risultati evidenziano che le persone associate alle variazioni più ingenti avevano maggiori probabilità di mostrare un aumento moderato e grave dell’albuminuria, una condizione in cui il la proteina albumina è presente in modo anomalo nelle urine, che spesso è indice di malattie renali. I meccanismi patofisiologici che collegano il ciclo del peso corporeo al rischio renale non sono ancora del tutto compresi, osservano gli esperti, ma è stata ipotizzata la centralità della terapia insulinica, necessaria per trattare il diabete di tipo 1. È stato anche teorizzato che la ciclicità del peso corporeo può portare a un ulteriore sforzo sul cuore e contribuire a danni renali e vascolari. “Le strategie volte alla riduzione del peso nelle persone con diabete di tipo 1 – concludono gli autori – dovrebbero concentrarsi sulla promozione del mantenimento del peso a lungo termine, perché questa stabilità può avere un impatto positivo sui risultati di salute”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).