Valentina Arcovio

Nuovi codici deontologici per 16 professioni sanitarie

(3 Febbraio 2025)

Roma – Garantire la salute delle persone e delle comunità, promuovendo trasparenza sui doveri e sull’identità dei professionisti sanitari. E’ l’intento dei nuovi Codici deontologici delle professioni sanitarie afferenti alla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp), presentati oggi presso l’Arcispedale “Sant’Anna” di Cona, a Ferrara. Le nuove norme disciplinano il comportamento di più di centomila professionisti appartenenti a 16 professioni sanitarie: Assistenti sanitari, Dietisti, Igienisti dentali, Logopedisti, Ortottisti, Tecnici audiometristi, Tecnici audioprotesisti, Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnici di neurofisiopatologia, Tecnici ortopedici, Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Tecnici sanitari di radiologia medica, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e Terapisti occupazionali. !I nostri Codici deontologici ci ricordano che siamo parte di qualcosa di più grande: una rete di competenze, valori e responsabilità che si intreccia per garantire il benessere e la salute delle persone”, dichiara Teresa Calandra, residente Fno Tsrm e Pstrp. “Per ognuno di noi rappresentano un invito costante a fare di più, ad agire sempre con consapevolezza, rispetto e umanità”, aggiunge. Il ministro della salute, Orazio Schillaci, nel messaggio di saluto e apprezzamento che ha fatto pervenire alla presidente Calandra, afferma: “La revisione dei Codici deontologici, frutto di un dialogo aperto e della partecipazione attiva di professionisti, enti e cittadini, testimonia un approccio moderno e inclusivo alla definizione delle responsabilità e dei diritti di chi opera nel settore sanitario. È un contributo prezioso per rafforzare il rapporto di fiducia con le persone e promuovere una pratica professionale che risponda pienamente alle esigenze di una società in costante trasformazione”. Approvati durante l’ultimo Consiglio nazionale della Fno Tsrm e Pstrp, tenutosi ieri nella città estense, i Codici deontologici sono il risultato di una straordinaria attività di revisione, durata quattro anni, e condotta da un gruppo di lavoro, coordinato da Antonio Cerchiaro, componente del Comitato centrale della Federazione nazionale, con delega all’etica e alla deontologia. L’iter di revisione ha coinvolto oltre 45 esperti, tra cui rappresentanti delle Commissioni di albo nazionali e territoriali delle professioni interessate, legali ed esperti in etica. “Quanto realizzato è frutto di un confronto continuo con tutti i portatori di interesse, supportato dal lavoro di esperti e addetti ai lavori – sottolinea Cerchiaro –. In questi anni abbiamo vagliato, analizzato e valutato un’enorme quantità di proposte. Il nostro obiettivo era creare 16 documenti coerenti tra loro, senza però trascurare l’unicità di ciascuna professione”. I Codici deontologici sono stati redatti adottando un registro linguistico chiaro e accessibile, cercando di garantire contenuti privi di ambiguità interpretative. Strutturati in due sezioni, dedicano la prima parte ai “Principi fondamentali”, composti da 48 articoli comuni a tutte le professioni, ispirati ai valori etici riconosciuti dalla carta dei valori della Federazione nazionale. Al centro vi sono la persona assistita, la responsabilità professionale e temi attuali come la sanità digitale e l’intelligenza artificiale. La seconda parte del documento raccoglie le regole comportamentali specifiche per ogni professionista, introducendo importanti novità. Tra queste, la medicina digitale, la sicurezza delle cure, la donazione di organi e tessuti, il tema delle missioni umanitarie, oltre a due articoli di rilievo: uno dedicato alla medicina di genere, che rafforza la centralità della persona assistita tenendo conto delle differenze legate a sesso e genere, e un altro sull’equo compenso, in conformità alla legge n. 49 del 2023, che garantisce un compenso equo e proporzionato alla prestazione svolta dal professionista. Per rendere la revisione dei codici deontologici un processo realmente partecipativo e inclusivo, è stata avviata una consultazione pubblica; l’iniziativa ha raccolto oltre 600 contributi provenienti dagli iscritti agli Ordini Tsrm e Pstrp, Associazioni tecnico-scientifiche, Enti pubblici, Associazioni di cittadini e assistiti, organizzazioni per la tutela dei diritti, esperti in ambito etico, giuridico, deontologico e linguistico, nonché da cittadini e persone assistite. Tutti i contributi pervenuti sono stati attentamente analizzati e presi in carico dai gruppi di lavoro. (30Science.com)

Valentina Arcovio