Valentina Di Paola

Ecco l’alveare robotico per mantenere le api al caldo

(23 Marzo 2023)

Roma –  Sviluppare un ambiente protetto e ingegnerizzato in grado di preservare la salute delle api mellifere che rischiano di sperimentare il coma freddo. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista Science Robotics, condotto dagli scienziati dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne e della Scuola Superiore Sant’Anna. Il team, guidato da Rafael Barmak e Donato Romano, ha realizzato un alveare robotico per mantenere gli insetti in salute. Il sistema, riportano gli esperti, potrebbe favorire l’analisi delle differenze nei modelli termici tra le colonie di api sane e quelle più deboli.

Sistema robotico per interagire con una colonia di api.

CREDITO
R Barmak e M Stefanec, DN Hofstadler, L Piotet, S Schönwetter-Fuchs-Schistek, F Mondada, T Schmickl, R Mills

“Questa applicazione – osserva Barmak – potrebbe ampliare la nostra conoscenza dei comportamenti collettivi di questi importantissimi impollinatori, che svolgono un ruolo chiave per la salvaguardia degli ecosistemi, dell’agricoltura e della nostra alimentazione”. I cambiamenti climatici possono compromettere la salute delle api in molti modi diversi. In alcuni casi, gli insetti possono sperimentare particolari condizioni di freddo, nelle quali adottano uno stato di coma freddo, interrompendo i movimenti e la generazione di calore. Le colonie più stressate, ad esempio a causa della presenza di parassiti o agenti patogeni, possono mostrare atteggiamenti di come freddo irreversibili, e, quindi, fatali. I ricercatori hanno ideato un sistema robotico per riscaldare le api e prevenire il collasso degli alveari. Composto da sensori termici, componenti di riscaldamento e un pannello di controllo, questo approccio può anche mappare l’attività della colonia, monitorare le temperature ambientali e raccogliere dati termici. Il design è integrabile con molti tipi di alveari, compresi gli alveari comunemente usati negli apiari commerciali. Nel corso degli esperimenti, gli studiosi hanno valutato l’efficacia del dispositivo durante l’inverno. La regina è deceduta durante il periodo compreso tra l’avvio dello stato di conservazione e l’attivazione del dispositivo, ma la colonia è sopravvissuta per altri due mesi. “La possibilità di intervenire sui danni legati alla temperatura che possono compromettere la salute delle api – conclude Romano – rende questo sistema robotico potenzialmente in grado di proteggere e rianimare la colonia, aumentando la capacità degli impollinatori di sviluppare una resilienza particolare in caso di temperature sempre più impegnative a causa del cambiamento climatico”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e quest’anno ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).