Lella Simone

Da 59 anni la Lega del Filo D’Oro è il riferimento dei sordociechi in Italia

(30 Marzo 2023)

Roma – Dare voce ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, migliorare la loro qualità di vita offrendo servizi idonei alle loro esigenze specifiche e promuovendo un approccio inclusivo nella società. Sono questi gli obiettivi de La Lega del Filo d’Oro, nata nel 1964 grazie a Sabina Santilli, abruzzese sordocieca dall’età di sette anni che decide di fondare, insieme ad un piccolo gruppo di volontari, un’organizzazione che potesse rappresentare il “filo aureo della buona amicizia” per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. Oggi, l’Ente è il punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e giorno dopo giorno affronta la sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Gli scopi della Fondazione vengono perseguiti promuovendone lo sviluppo sul territorio nazionale, attraverso l’attivazione di nuovi Centri, all’interno dei quali si realizza un intervento altamente specializzato, capace di offrire ad ogni singolo individuo un trattamento educativo riabilitativo personalizzato e di Servizi Territoriali che svolgono un lavoro costante con la rete del territorio per riuscire a dare maggiori e più efficaci risposte ai bisogni delle famiglie. Fondamentali la formazione continua di operatori qualificati, lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione e la rappresentanza dei diritti delle persone sordocieche. Ad Osimo (AN) si trova il Centro Nazionale, sede principale dell’Ente, al cui interno operano il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni; i servizi educativo-riabilitativi; il settore medico; il Centro di Ricerca, il Centro di Documentazione e il Servizio Territoriale. Con quasi 700 dipendenti e quasi 500 volontari, l’Ente è presente oggi in Italia in 10 regioni con 5 Centri Residenziali e annessi Servizi Territoriali, a Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e 5 Sedi Territoriali a Novara, Padova, Pisa, Roma e Napoli e offre servizi a circa 1000 utenti ogni anno. La Lega del Filo d’Oro è impegnata in prima linea nella ricerca scientifica in area riabilitativa e sociale e offre formazione ed aggiornamento in ambito educativo-riabilitativo. La sordocecità è una disabilità unica e specifica riconosciuta con la Legge 107 del 2010, ed è la combinazione di una minorazione visiva con una uditiva, totale o parziale. La pluriminorazione psicosensoriale indica quella condizione in cui alle problematiche sensoriali legate alla vista e/o all’udito si affiancano disabilità motorie, intellettive, cognitive o seri problemi di salute. Secondo il Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravità”, realizzato dall’ISTAT in collaborazione con la Lega del Filo d’Oro, si stima che oggi in Italia le persone con più di 15 anni che presentano limitazioni sensoriali gravi e plurime alla vista e all’udito sono 100mila, pari allo 0,2% della popolazione. A queste, si aggiungono altre 262mila persone (lo 0,5 della popolazione) che, oltre alle limitazioni sensoriali gravi plurime legate alla vista e all’udito, presentano contemporaneamente limitazioni di tipo motorio. La cifra complessiva, stimata in 362mila persone, deve essere rivista verso l’alto in considerazione del collettivo dei minori al di sotto dei 15 anni non incluso nella rilevazione ISTAT e delle persone che oltre la minorazione sensoriale presentano anche una disabilità intellettiva. Per comprendere la loro condizione in termini pratici, basti sapere che la nostra mente riceve il 95% di tutto ciò che apprende attraverso questi due sensi. La ricerca e la sperimentazione sono aree di grande importanza per la Lega del Filo d’Oro, tanto da realizzare presso la sede di Osimo un Centro di Ricerca per l’area psicopedagogica e tecnologico-riabilitativa che, su richiesta dei servizi riabilitativi e in base alle esigenze degli utenti, progetta, costruisce e sperimenta metodologie e strumenti di supporto alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali per permettere loro di interagire con l’ambiente e acquisire, il maggiore livello di autonomia possibile. Intensa e costante è anche la collaborazione e il dialogo con il mondo scientifico e universitario, con il quale il Comitato Tecnico Scientifico ed Etico lavora da oltre 40 anni per definire le linee di ricerca in campo biomedico, psicopedagogico e tecnologico-riabilitativo e per promuovere una cultura scientifica che si traduca in approcci operativi omogenei e coerenti. Le attività svolte vengono finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre oltre il 70% delle entrate derivano dalle risorse donate da privati. (30Science.com)

 

Lella Simone