Emanuele Perugini

Ricerca Italiana: Daniele Leonori in Germania cerca nuove strade per realizzare farmaci

(6 Febbraio 2023)

(30Science.com) – Roma, 6 feb. – Non ha mai avuto una vera opportunità per tornare Italia. Daniele Leonori, ha 40 anni, è originario di Amelia (Tr) e vive e lavora ad Acquisgrana dove insegna chimica organica e dirige un gruppo di ricerca. Pochi giorni fa ha vinto un Consolidator Grant dello European Research Council (ERC), ma nella sua carriera c’è già un altro riconoscimento di valore, uno starting grant e diversi altri premi. Lo abbiamo raggiunto nel suo laboratorio in Germania

Di cosa si occuperà il suo progetto?

Il mio ERC Consolidator BETELGEUSE si occuperà dello sviluppo di nuove metodologie chimiche per l’introduzione di boro nelle molecole organiche. La principale innovazione del progetto è nel modo in cui questo verrà fatto che è fondamentalmente diverso dai metodi attuali.

Quali possono essere le potenziali applicazioni di queste ricerche?

Le potenziali applicazioni dio questo progetto sono principalmente nell’ambito dello sviluppo di molecole organiche complesse come per esempio I farmaci. Il mio Gruppo di ricerca collabora intensamente con molte industrie Europee [AstraZeneca (UK), Janssen (Spagna), Sanofi (Germania) e Syngenta (Svizzera)] e queste interazioni ci permettono di indirizzare I nostri progetti verso settori di alto interesse industriale. Ad esempio, nel 2021 in collaborazione con AstraZeneca abbiamo sviluppato una metodologia sintetica (pubblicata nella prestigiosa rivista Nature), che permette di accorciare la produzione di alcuni tra i medicinali più venduti al mondo.

Perché è così importante?

La chimica organica è fondamentale per la nostra società. La maggior parte dei prodotti con cui veniamo a contatto quotidianamente, come per esempio i farmaci, i prodotti per l’agricoltura, i colori, i touch-screen dei nostri cellulari, hanno tutti una cosa in comune: sono stati inventati e poi prodotti attraverso processi di chimica organica. Lo sviluppo di metodi per fare queste molecole in maniera più veloce, con meno sottoprodotti e con meno energia è fondamentale perché può sia accelerare il loro sviluppo che ridurre I costi associate alla loro produzione su larga scala.

Le molecole con il boro sono tra le più importanti perché funzionano come mattoni di costruzione per molecole più complesse. Per esempio il Premio Nobel per la Chimica del 2008 è stato dato al Prof Akira Suzuki per lo sviluppo di una reazione catalizzata dal palladio dove le molecole borilate vengono usate per creare nuovi legami carbonio-carbonio. Questa reazione è uno dei processi più usati dall’industria farmaceutica a livello globale.

L’idea alla base di BETELGEUSE è di cambiare il modo in cui queste molecole vengono preparate cosi da farlo in modo più semplice, più selettivo e con meno energia e sottoprodotti.

Qual è stato il suo percorso accademico?

Io mi sono laureato in Chimica e tecnologie farmaceutiche a Perugia e poi ho completato il dottorato in chimica organica alla University of Sheffield in UK. Mi sono poi spostato in Germania per due PostDoc e poi sono ritornato in UK alla University of Bristol per una posizione da Research Officer. Nel 2014 ho iniziato la mia attività indipendente alla University of Manchester dove nel 2020 sono diventato Professore Ordinario. Nel 2022 mi sono spostato con il mio Gruppo di ricerca alla RWTH Aachen University in Germania dove ricopro la Cattedra di Chimica Organica (W3 Professorship). La mia ricerca è stata supportata dall’ERC Starter Grant NEBULAR e riconosciuta a livello internazionale con i premi “AstraZeneca Award for Outstanding Achievements in Organic Chemistry”, “Harrison-Meldola Memorial Award” e “UNESCO-IUPAC-Phosagro Award in Green Chemistry”.

Perchè non ha scelto di realizzare il suo progetto in una istituzione di ricerca italiana?

Non ho mai avuto delle opportunità reali per potermi reintegrare nel Sistema italiano e continuare la mia attività di ricerca come in UK prima o adesso in Germania.

Quali sono i prossimi obiettivi della sua attività di ricerca?

Il mio Gruppo è molto interessato a sviluppare reazioni per creare nuovi tipi di molecole che permettono all’industria farmaceutica di esplorare nuove aree di spazio chimico che per il momento sono vuote. Ci stiamo occupando anche di nuovi metodi per valorizzare molecole organiche tossiche come gli aromatici che provengono dall’industria petrochimica.(30Science.com)

Emanuele Perugini
Sono un giornalista. Sono nato nel 1970 e ho cominciato a scrivere nel 1994. Non ho più smesso. Nel corso della mia carriera ho scritto molto di scienza, di ambiente, di salute cercando di portare la scienza e la profondità dell'analisi scientifiche in ogni ambito di cui mi sono occupato.