(30science.com) – Roma, 10 gen. – Se tutte le specie del Madagascar attualmente in pericolo andassero perdute, l’umanità sarebbe colpevole della scomparsa di oltre 20 milioni di anni di evoluzione. Questo disarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, condotto dagli scienziati dell’Università di Groningen, del Naturalis Biodiversity Center, nei Paesi Bassi e dell’Associazione Vahatra, in Madagascar.
Il team, guidato da Luis Valente, ha esaminato il rischio di estinzione di specie animali e vegetali considerati in pericolo secondo la Red List dell’Unione internazionale per la conservazione della natura. Il ripristino di animali e piante già persi nell’isola, precisano gli autori, necessiterebbe di circa tre milioni di anni, ma la situazione potrebbe assumere una piega ancora peggiore. Il Madagascar rappresenta un hotspot di biodiversità unico al mondo, con circa il 90 per cento delle specie endemiche dell’isola, oltre duecento specie di mammiferi. Oltre la metà di queste forme di vita, però, è considerata in pericolo di vita, principalmente a causa della presenza umana. Grazie a un nuovo set di dati, gli scienziati hanno stimato le relazioni evolutive di tutte le specie di mammiferi presenti in Madagascar all’arrivo dell’uomo. Dopo aver identificato 249 specie in totale, gli esperti hanno scoperto che 30 si sono già estinte, mentre più di 120 potrebbero scomparire nei prossimi decenni. Un modello di simulazione basato sulla biogeografia dell’isola suggerisce che ci vorranno circa 3 milioni di anni per recuperare i mammiferi persi, e che se tutte le specie in pericolo si estinguessero, si perderebbero circa 23 milioni di anni di evoluzione. “Nei prossimi decenni – commenta Valente – se non verranno intraprese azioni di conservazione immediate ci si aspetta un’ondata di estinzioni con un profondo impatto evolutivo. Con un adeguato programma di conservazione sarebbe però possibile preservare oltre 20 milioni di anni di storia evolutiva”. “Sapevamo che il Madagascar rappresenta un tesoro prezioso in termini di biodiversità – concludono gli autori – il nostro lavoro contestualizza l’importanza di queste forme di vita. I risultati sottolineano i potenziali guadagni della conservazione della natura in Madagascar da una nuova prospettiva evolutiva”. (30science.com)