(30science.com) Roma, 7 dic. – Il consumo di droghe pericolose che la cocaina, la morfina e l’anfetamina è aumentato durante i primi mesi della pandemia nelle città rurali. A sostenerlo, è una analisi di due anni delle acque reflue in una città universitaria del New England presso l’Università del Massachusetts-Lowell in Inghilterra. L’analisi indica anche come il consumo di fentanil e le anfetamine sia incrementato. Sheree Pagsuyoin, esperta di monitoraggio delle acque reflue per droghe e Covid-19 presso l’Università del Massachusetts-Lowell, presenterà i risultati durante l’incontro annuale della Society for Risk Analysis, il 4-8 dicembre a Tampa, in Florida. L’aumento maggiore, del 286%, è stato osservato nell’uso dello stimolante Metilendiossimetamfetamina o MDMA (comunemente noto come Ecstasy o Molly). Quando un individuo consuma droghe, tracce di tali sostanze chimiche alla fine finiscono nelle acque reflue, attraverso la toilette. Per cercare le tendenze nel consumo di droga all’interno della comunità, Pagsuyoin e il suo team hanno raccolto campioni di acque reflue da un impianto locale due volte al mese per un periodo di due anni, da settembre 2018 ad agosto 2020. I campioni sono stati analizzati per le concentrazioni di 10 oppioidi prioritari e stimolanti, tra cui morfina, codeina, idrocodone, metadone, fentanil, cocaina, metanfetamina, anfetamina, MDMA e metildietanolammina o MDEA. I risultati dello studio hanno mostrato che il più alto consumo pro capite era di cocaina, morfina e anfetamine; che il consumo di droga era maggiore durante i semestri primaverili e che il più alto consumo pro capite di fentanil era maggiore di quello di altri contesti rurali e universitari negli Stati Uniti. (30science.com)