(30science.com) – Roma, 2 nov. – Tra il 2010 e il 2019, le forze dell’ordine statunitensi hanno pubblicato post sui social media riportando individui di colore come sospetti con una frequenza di 25 punti percentuali più elevata rispetto alla percentuale di arresti locali che coinvolgevano persone di colore. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati della Stanford University Law School. Il team, guidato da Ben Grunwald, Julian Narko e John Rappaport, ha esaminato 98.448 post pubblicati da 13.990 pagine Facebook gestite dalle forze dell’ordine statunitensi tra il 2010 e il 2019. Il gruppo di ricerca ha calcolato la proporzione di post sui crimini che coinvolgevano sospettati di colore rispetto a tutti i post sui crimini a cui gli utenti sono stati esposti. Allo stesso tempo, gli studiosi hanno stimato gli arresti che riguardavano persone di colore come sospetti rispetto a tutti gli arresti registrati nelle statistiche sulla criminalità locale. Stando a quanto emerge dall’indagine, la percentuale di post su crimini relativi a sospettati di colore era di 25 punti percentuali più elevata rispetto alla percentuale di effettivi arresti locali riferiti a uomini e donne di colore. (30science.com) Valentina Di Paola
Valentina Di Paola
Polizia USA discrimina anche sui post di facebook
(2 Novembre 2022)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).