(30science.com) – Roma, 26 ott. – In una cripta di una famiglia aristocratica austriaca è stata identificata la mummia di un bambino vissuto nel XVII secolo, sepolto in una bara di legno non contrassegnata, a differenza degli altri membri della famiglia, che invece giacciono in elaborati feretri di metallo. A far luce su questa particolare situazione funeraria uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Medicine, condotto dagli scienziati della Clinica accademica Munich-Bogenhausen. Il team, guidato da Andreas Nerlich, ha utilizzato strumenti all’avanguardia e documenti storici per approfondire la conoscenza relativa all’infanzia rinascimentale. I ricercatori hanno eseguito un’autopsia virtuale e un test al radiocarbonio per esaminare il corpo nella bara di legno, l’unico a non essere stato identificato dalle indagini precedenti. “I tassi di mortalità infantile in quel periodo erano piuttosto elevati – afferma Nerlich – le nostre osservazioni potrebbero avere un impatto considerevole sulla ricostruzione globale della vita dei bambini anche nelle classi sociali più elevate”. L’autopsia virtuale è stata effettuata mediante TAC. I tessuti molli rivelavano che il bambino era un maschio, in sovrappeso per la propria età. Le ossa, tuttavia, raccontavano una storia diversa, con le costole formate in un modello chiamato rosario rachitico, associato al rachitismo o allo scorbuto. Il bimbo aveva quindi ricevuto cibo, ma poteva considerarsi malnutrito. “L’autopsia mostra segni di un’infiammazione dei polmoni, piuttosto comune nei soggetti con rachitismo – continua l’autore – la carenza nutrizionale potrebbe persino aver contribuito alla sua morte prematura. Questa combinazione di peso in eccesso e carenza vitaminica può essere spiegata da uno stato nutrizionale generalmente ‘buono’ insieme a una quasi completa mancanza di esposizione alla luce solare. Dobbiamo riconsiderare le condizioni di vita dei bambini nell’alta aristocrazia”. La deformazione del cranio suggerisce che la bara di legno fosse stata costruita di dimensioni inadeguate, ma sembra che i vestiti con cui era stato sepolto erano stoffe pregiate. Sepolto nella cripta riservata esclusivamente ai Conti di Starhemberg, il bambino potrebbe essere stato il figlio di un nobile. Grazie alla datazione al radiocarbonio di un campione di pelle, i ricercatori hanno stimato che il bimbo è stato sepolto tra il 1550 e il 1635 d.C. “Non abbiamo dati sul destino degli altri bambini della famiglia – conclude Nerlich – secondo le nostre ipotesi, il bambino potrebbe essere stato Reichard Wilhelm, nipote del conte Reichard von Starhemberg”. (30science.com) Valentina Di Paola
Valentina Di Paola
“Autopsia virtuale” identifica un bambino mummificato del XVII secolo nascosto dal sole
(26 Ottobre 2022)
Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).