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1 Agosto 2022: le immagini e le notizie di oggi

(1 Agosto 2022)

(30Science.com) – Roma, 1 ago. – Le immagini e le notizie di oggi.

IMMAGINI

IN EVIDENZA

SEI MILIONI DI ANNI FA IN EUROPA VIVEVANO I PANDA

Ricostruzione di A. nikolovi sp. nov. dalla Bulgaria. Illustrazione di Velizar Simeonovski, Chicago. CREDITO © Velizar Simeonovski, Chicago

Attraversando le zone umide boscose della Bulgaria circa sei milioni di anni fa, una nuova specie di panda è stata scoperta da scienziati che affermano che attualmente è l’ultimo panda gigante europeo conosciuto e “più evoluto”.
Portati alla luce dalle viscere del Museo Nazionale Bulgaro di Storia Naturale, due fossili di denti originariamente trovati nella nazione dell’Europa orientale alla fine degli anni ’70, forniscono nuove prove di un considerevole parente del moderno panda gigante. A differenza dell’iconico orso bianco e nero di oggi, tuttavia, non faceva affidamento esclusivamente sul bambù. “Sebbene non sia un antenato diretto del genere moderno del panda gigante, è un suo parente stretto”, spiega il professor Nikolai Spassov del museo, le cui scoperte sono oggi pubblicate nel Journal of Vertebrate Paleontology , sottoposto a revisione paritaria.

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PRIMO PIANO

Ricercatori CNR e Campus Biomedico metto a punto piattaforma per ottimizzare vaccinazioni

Antonio Scala, primo ricercatore dell’Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isc), e Gabriele Oliva, ricercatore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, hanno sviluppato in collaborazione con il centro di super-calcolo della Hokkaido University il primo framework di ottimizzazione per supportare i piani di intervento in caso di emergenze analoghe a COVID-19, ovvero in caso di epidemie caratterizzate da un alto tasso di infezione e in grado di porre il sistema sanitario, la società e l’economia sotto stress. La ricerca è pubblicata su Plos One.
“Il modello proposto permette di ottimizzare gli effetti delle vaccinazioni e quelli di interventi non farmaceutici come quarantene, distanziamenti sociali o obbligo di mascherine”, spiega Scala. “Lo studio pubblicato mostra come gestire al meglio l’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge senza creare congestioni nel sistema sanitario e tenendo conto di molteplici fattori, quali diverse classi di popolazione, vaccini con diversa efficacia e con effetto parziale e ritardato, la possibilità di una seconda o successive dosi e la disponibilità di vaccini”. La metodologia propone una pianificazione dettagliata e quotidiana e fornisce spunti sul piano clinico e decisionale. “Il framework conferma che, inizialmente, la scarsità di vaccini dovrebbe essere affrontata imponendo un rigoroso distanziamento sociale e propone delle strategie di priorità della vaccinazione basate sull’età e sul livello di diffusione dell’epidemia”, prosegue Scala. “Un’ulteriore possibilità è quella di aggiustare il tiro nel caso di epidemie la cui durata superi il previsto o che, a causa di mutazioni degli agenti patogeni, si trasformino in pandemie: in tal caso, usando un approccio closed-loop, il framework indica come assicurare l’intervento migliore in base ai dati a disposizione, riprogrammando la logistica quando nuovi fattori entrino in gioco”. La pubblicazione rappresenta il primo contributo scientifico del gruppo di ricerca del Ministero della Salute per la GHSA (Global Health Security Agenda), la cui presidenza è al momento italiana.

Sottovalutiamo i rischi di una catastrofe climatica

Il riscaldamento climatico potrebbe diventare assolutamente catastrofico per l’umanità se si verificheranno aumenti di temperatura peggiori del previsto. A questa allarmante conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell’Università di Cambridge e dell’Università di Nanchino, che hanno individuato una serie di approcci per affrontare gli scenari peggiori. Il team, guidato da Luke Kemp, ha valutato la possibilità che la battaglia contro l’emergenza climatica possa giungere a un punto di non ritorno e provocare scenari ben peggiori di quelli ipotizzati finora. I ricercatori chiedono all’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) di dedicare il prossimo rapporto ai cambiamenti climatici catastrofici per galvanizzare la ricerca e informare il pubblico sui rischi ad essi associati.

 

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Notti più calde negli ultimi 70 anni a causa dei gas serra, rischi per la salute

L’effetto del gas serra sul riscaldamento colpisce più velocemente la notte che il giorno. A dirlo, lo studio condotto dalla China University of Geosciences di Wuhan, secondo un’analisi sugli ultimi 70 anni pubblicata su Geophysical Research Letters. Dal 1951, il divario tra le temperature notturne e diurne si è ridotto di 0,41°C e le simulazioni mostrano che la maggior parte di questo riscaldamento è dovuto alle emissioni di gas serra. Questa tendenza, sostengono i ricercatori, è destinata a continuare a meno che non riduciamo drasticamente le emissioni. Questo fenomeno, dicono gli esperti, è preoccupante perché le notti afose sono particolarmente pericolose per la salute. La scorsa settimana, il Regno Unito ha stabilito un nuovo record per la notte più calda di sempre, con temperature a Emley Moor, nello Yorkshire occidentale, che non sono scese al di sotto di 25,9°C – ben 2°C in più rispetto al record precedente – e diverse località non sono scese al di sotto dei 25°C.

Sviluppato nuovo sistema di allerta rapido per le siccità improvvise

Elaborare un sistema di allerta precoce per contrastare i rischi associati alle siccità improvvise, che, a differenza delle siccità stagionali, tendono a svilupparsi nel corso di 5-30 giorni e si intensificano rapidamente, mettendo a repentaglio l’agricoltura e la sicurezza alimentare. Questo l’obiettivo che ha guidato uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell’Università del Connecticut. Il team, guidato da Koushan Mohammadi, ha esaminato i dati satellitari prima e durante due siccità improvvise verificatesi negli Stati Uniti, nel 2012 e nel 2017. Sebbene generalmente questi eventi improvvisi tendano a durare poche settimane o mesi, le siccità lampo possono trasformarsi in condizioni durature, in grado di mettere a rischio l’agricoltura e la sicurezza alimentare.

SCIENZA E RICERCA

Tra noi e i primi Sapiens la differenza sta nel viso

Restauro digitale dei crani di Homo sapiens fossile di Herto, Etiopia, datato 160.000 anni fa (a sinistra: individuo adulto; a destra: bambino di 6-7 anni). I riempimenti virtuali delle loro scatole craniche (blu) consentono inferenze sullo sviluppo e l’evoluzione della forma del cervello. CREDITO Tim White, Christopher Zollikofer e Marcia Ponce de Leon

Le differenze di forma nel cervello tra i fossili dei primi sapiens e degli umani moderni potrebbero dipendere dall’evoluzione del viso piuttosto che dai cambiamenti a livello cerebrale. Descritta sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, questa ipotesi è stata formulata dagli scienziati dell’Università di Zurigo. Il team, guidato da Tim White e Christoph Zollikofer, ha eseguito delle scansioni endocraniche su 125 esseri umani moderni e ricostruito il cranio di 50 individui fossili, appartenenti a diverse specie di Homo. Le dimensioni del cervello nell’Homo sapiens di 160 mila anni fa, spiegano gli autori, sono simili a quelle caratteristiche degli uomini moderni, ma esiste una differenza sostanziale nella forma della cavità cerebrale.

Scoperto nuovo ceppo di batteri che riesce a digerire il metano e lo zolfo

Si chiama Methylovirgula thiovoransHY1, è un nuovo ceppo di batteri che riescono a utilizzare sia il metano che lo zolfo come fonte di energia. A scoprirli gli scienziati della Chungbuk National University, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciencesper rendere noti i risultati del loro lavoro. I batteri che vivono all’interno di zone particolarmente umide, spiegano gli autori, sono noti per la capacità di utilizzare zolfo o metano per il loro metabolismo, ma questo nuovo ceppo riesce ad alimentarsi con entrambe le sostanze.

INGV, nuovi vertici per Dipartimenti e sezioni

L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha individuato i nuovi Direttori dei tre Dipartimenti scientifici e di nove Sezioni per il triennio 2022-2025. Da agosto 2022 i tre Dipartimenti scientifici saranno guidati da: Massimo Chiappini per il Dipartimento Ambiente, Claudio Chiarabba per il Dipartimento Terremoti e Francesca Bianco per il Dipartimento Vulcani. I nuovi o riconfermati Direttori delle Sezioni e Osservatori sono:
Annamaria Vicari (da agosto 2022) Sezione dell’Irpinia (INGV – IRPINIA); Mauro Antonio Di Vito (da agosto 2022) Osservatorio Vesuviano di Napoli (INGV – OV); Micol Todesco (da settembre 2022) Sezione di Bologna (INGV – BO); Lucia Luzi (da settembre 2022) Sezione di Milano (INGV – MI); Antonio Paonita (da settembre 2022) Sezione di Palermo (INGV – PA); Tomaso Esposti Ongaro (da settembre 2022) Sezione di Pisa (INGV – PI); Giuseppe Di Stefano (da settembre 2022)
Sezione di Roma 1 (INGV – RM1); Fabio Speranza (da settembre 2022) Sezione di Roma 2 (INGV – RM2); Stefano Felice Branca (da ottobre 2022) Osservatorio Etneo di Catania (INGV – OE). Il Direttore dell’Osservatorio Nazionale Terremoti (INGV-ONT), Salvatore Stramondo, rimane operativo perché il suo mandato non era in scadenza.

SPAZIO

Osservata distribuzione di materia oscura in galassie di 12 mld di anni fa

The radiation residue from the Big Bang, distorted by dark matter 12 billion years ago.
CREDIT Reiko Matsushita

La natura della materia oscura che circonda le galassie, viste come erano 12 miliardi di anni fa, miliardi di anni più indietro nel tempo che mai, è stata studiata da una collaborazione guidata dagli scienziati dell’Università di Nagoya, in Giappone. Le loro scoperte, pubblicate in Physical Review Letters, offrono l’allettante possibilità che le regole fondamentali della cosmologia possano differire quando si esamina la storia antica dell’Universo.
Vedere qualcosa che è successo tanto tempo fa è difficile. A causa della velocità finita della luce, vediamo galassie lontane non come sono oggi, ma come erano miliardi di anni fa. Ancora più impegnativo è osservare la materia oscura, che non emette luce.

 

SALUTE, MEDICINA E SANITA’

Vaiolo delle scimmie: gonfiore del pene e al dolore rettale tra i sintomi

Il gonfiore del pene e il dolore rettale non si verificano normalmente con il vaiolo delle scimmie, ma uno studio su circa 200 uomini a Londra suggerisce che i sintomi potrebbero essere presenti nell’ultimo focolaio. Julia Bilinska del Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust di Londra e i suoi colleghi hanno caratterizzato i sintomi di 197 persone, tutti maschi, che sono risultati positivi al vaiolo delle scimmie in un centro di malattie infettive della città tra maggio e luglio 2022. Di questi, 71 hanno riportato dolore rettale e 31 hanno riportato gonfiore del pene. Complessivamente, 20 dei partecipanti sono stati ricoverati in ospedale per la gestione dei sintomi, di cui otto per dolore anale o rettale e cinque per gonfiore del pene. Tutti i partecipanti avevano qualche forma di lesione sulla pelle o sulle mucose, come quelle che rivestono la bocca o i genitali. Il vaiolo delle scimmie è comunemente associato a un’eruzione cutanea diffusa simile alla varicella che si evolve in vesciche piene di liquido che alla fine si formano croste.

Da coaguli di sangue sindrome nasce la stanchezza cronica 

Le persone con sindrome da stanchezza cronica potrebbero avere dei piccoli coaguli nel sangue. Questi “microcoaguli” potrebbero essere la causa dei principali sintomi della condizione, che includono esaurimento persistente, dolore e nebbia cerebrale. A sostenerlo, un team di ricercatori della Stellensbosch University in Sud Africa e dell’Università di Liverpool nel Regno Unito, in un articolo pubblicato su Pharmaceuticals. Si stima che la sindrome da stanchezza cronica, nota anche come encefalomielite mialgica, colpisca fino a 2,5 milioni di persone solo negli Stati Uniti, ma si sa poco su come ha origine e su come trattarla. I microcoaguli sono grumi di piastrine nel sangue di diametro inferiore a 200 micrometri che sono difficili da rompere. I ricercatori sanno da decenni che i microcoaguli si trovano in persone con condizioni associate a infiammazioni come diabete, morbo di Alzheimer e artrite reumatoide. Più recentemente, le prove suggeriscono che potrebbero svolgere un ruolo anche nel long Covid, dato che i campioni di sangue di persone con long Covid contengono concentrazioni estremamente elevate di questi piccoli grumi di piastrine.

Rischio di demenza con cibi in scatola e bevande zuccherate

Una dieta molto ricca di alimenti ultra-elaborati – come cibi in scatola, salse, bibite e snack salati, – è associata ad un rischio più elevato di demenza.  A dirlo, uno studio longitudinale condotto dalla Tianjin Medical University in Cina e riportato su Neurology. Ma la buona notizia, è che la sostituzione di alimenti ultra-lavorati con alimenti non trasformati o minimamente trasformati ha ridotto drasticamente il rischio. “ sostituzione del 10% del peso degli alimenti ultra-lavorati con una proporzione equivalente di alimenti non trasformati o minimamente trasformati ha portato a un rischio stimato di demenza inferiore del 19%.” Commenta Yaogang Wang della Tianjin Medical University in China. Gli alimenti ultra-elaborati, cioè ricchi di zuccheri aggiunti, grassi e sale e poveri di proteine ​​e fibre includono bibite, snack salati e zuccherati, gelati, salsicce, pollo fritto, yogurt, fagioli in scatola e pomodori, ketchup, maionese, guacamole e hummus confezionati, hanno osservato i ricercatori.

TECNOLOGIA, MEDIA, SOCIETA’

Scienza: le amicizie influenzano la mobilità sociale

Crescere in una comunità in cui le persone con uno status socioeconomico più basso possono interagire con individui più ricchi può aumentare le possibilità dei bambini di avere un futuro economico più brillante. E´ quanto emerge da un’analisi di circa 21 miliardi di amicizie di Facebook negli Stati Uniti, i cui risultati sono stati pubblicati come parte di un paio di articoli su Nature. Utilizzando i dati di Facebook, Raj Chetty dell’università di Harvard e i suoi colleghi hanno misurato il “capitale sociale”, la rete di legami esistente, in ogni zona coperta da codice postale, in ogni scuola superiore e college negli Stati Uniti. Le misurazioni sono state possibili utilizzando i dati di oltre 70 milioni di utenti Facebook negli Stati Uniti di età compresa tra i 25 ei 44 anni e lo stato socioeconomico è stato determinato combinando diverse misure come il reddito mediano del codice postale, il modello di cellulare utilizzato e l’università frequentata.

Gli smartphone aiutano a migliorare la memoria

L’uso di dispositivi digitali, come gli smartphone, potrebbe aiutare a migliorare le capacità di memoria. A dirlo, una ricerca pubblicata su Journal of Experimental Psychology condotta dai ricercatori della UCL – University College of London. I neuroscienziati hanno precedentemente espresso preoccupazione per il fatto che l’uso eccessivo della tecnologia possa causare danni alle funzionalità cerebrali. Tuttavia, i risultati mostrano che l’utilizzo di un dispositivo digitale non solo aiuta le persone a ricordare le informazioni salvate nel dispositivo, ma le aiuta anche a ricordare le informazioni non salvate.

ANIMALI

Ispra e CNR lanciano campagna per individuare pesci alieni nel Mediterraneo

Pesce palla maculato, pesce scorpione, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Sono tutte arrivate dal canale di Suez le quattro specie aliene invasive di origine tropicale segnalate nei mari italiani, per la prima volta in Sicilia, a cui prestare attenzione per evitare spiacevoli incidenti. L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e l’Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) lanciano la campagna “Attenti a quei 4” per informare i cittadini, spiegare come riconoscerle e monitorare la loro presenza e distribuzione nelle acque italiane, grazie anche alle segnalazioni di pescatori e subacquei. Il pesce palla maculato – Lagocephalus sceleratus, segnalato per la prima volta in Italia nel 2013, è caratterizzato dalla presenza di macchie scure sul dorso grigio-argenteo. La specie possiede una potente neurotossina che la rende altamente tossica al consumo, anche dopo la cottura. Inoltre ha una possente dentatura con la quale può infliggere morsi dolorosi. Il pesce scorpione – Pterois miles, è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2016 ed è una tra le specie più invasive al mondo, conosciuta anche per aver colonizzato gran parte delle coste Atlantiche occidentali con imponenti impatti ecologici. La specie è commestibile ma bisogna fare attenzione alle spine, queste possono causare punture molto dolorose anche 48 ore dopo la morte dell’animale.

https://www.youtube.com/watch?v=oBZv5ZJpErghttps://www.youtube.com/watch?v=c2fjI7pYGIg&t=38s

Arriva l’app che riconosce le diverse specie di meduse

L’app di avvistamento di meduse, MedusApp, ha recentemente incorporato l’intelligenza artificiale (AI) per riconoscere automaticamente diverse specie di meduse. Fino ad ora, questa app richiedeva agli utenti solo di selezionare le specie di meduse da un catalogo fornito. Ora l’utente può caricare le foto e far identificare automaticamente la specie prima di caricarle sull’app per la pubblicazione. MedusApp, disponibile gratuitamente in spagnolo e inglese sia per Android che per iPhone, è stata sviluppata da ricercatori dell’Università di Alicante (UA) e due informatici del Politecnico di Valencia (UPV), in collaborazione con il CIBER delle Malattie (CIBERES) e il Laboratorio di immunoallergia della Fundación Jiménez Díaz Health Research Institute (IIS-FJD). Dal suo lancio nel 2018, la piattaforma ha accumulato più di 100.000 download e 6.000 avvistamenti di meduse.

 

 

MOBILITA’

GB, tariffe dei bus penalizzano i più giovani

Un nuovo studio dell’Università dell’Inghilterra occidentale (UWE Bristol) ha rivelato che, sebbene utilizzino gli autobus molto di più rispetto ad altri gruppi di età e abbiano un accesso ridotto all’auto, i giovani tra i 16 e i 24 anni godono di minori aiuti in relazione alle tariffe degli autobus del Regno Unito. Le tariffe degli autobus variano in modo significativo nel Regno Unito, con alcune aree che non offrono supporto oltre i 16 anni di età. Nelle aree con supporto, vi è una notevole variabilità nel tipo di offerta fornita e nell’età ammissibile al supporto.

Joint venture Toyota-Panasonic userà litio del Nevada

Una joint venture tra Toyota Motor Corp e Panasonic Corp acquisterà litio proveniente dalla miniera di Rhyolite Ridge gestita da ioneer Ltd e utilizzerà il metallo per costruire batterie per veicoli elettrici negli Stati Uniti. L’accordo di fornitura già vincolante è il secondo in meno di un mese per ioneer. Secondo i termini dell’accordo, ioneer fornirà 4.000 tonnellate di carbonato di litio all’anno per cinque anni a Prime Planet Energy & Solutions (PPES), che è stata costituita da Toyota e Panasonic nel 2020 per competere meglio con il leader del mercato delle batterie Contemporary Amperex Technology Co Ltd (CATL).

USA limiteranno fondi per i chip per singole aziende

Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato che limiterà l’entità dei sussidi governativi per la produzione di semiconduttori e non consentirà alle aziende di utilizzare i finanziamenti per “aumentare i profitti”. Giovedì, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha dato l’approvazione finale alla legislazione che fornisce 52 miliardi di dollari di finanziamenti governativi per promuovere la produzione e la ricerca nel settore dei semiconduttori. Il Dipartimento del Commercio ha detto che i sussidi alle società di chip non saranno “più grandi di quanto necessario per garantire che i loro progetti si realizzino qui negli Stati Uniti” e ha aggiunto che scoraggerà “le gare sui sussidi tra stati e singole località”.

Corte USA applica nuove norme su identificazione droni

Una corte d’appello degli Stati Uniti ha confermato le regole stabilite dalla Federal Aviation Administration (FAA), l’ente federale che regola l’aviazione civile USA, che richiedono ai droni di disporre di una tecnologia di identificazione da remoto. Le regole, che sono state finalizzate nell’aprile 2021, avevano dato ai produttori di droni 18 mesi per iniziare a produrre droni con il cosiddetto Remote ID e miravano ad una gestione in sicurezza del crescente utilizzo di droni nello spazio aereo statunitense.

Bus a idrogeno, M&I punta su forniture di Loop Energy

Loop Energy ha annunciato un accordo con il produttore di autobus slovacco Mobility & Innovation (M&I). M&I ha ordinato altri dieci sistemi a celle a combustibile per tenere il passo con la domanda del suo autobus urbano a idrogeno (H2). In precedenza, le due società hanno collaborato per sviluppare il prototipo dell’autobus, completare i test sul campo e ottenere l’omologazione UE.

Rimac annuncia batterie migliorate

Rimac sta lavorando a un nuovo modulo batteria che utilizzerà celle cilindriche da 46 mm di diametro che dovrebbero consentire di aumentare la densità di energia dei suoi futuri pacchi. Il capo della ricerca e dell’ingegneria avanzata di Rimac, Wasim Sarwar Dilov, ha rivelato che l’azienda croata sta lavorando a pacchi batteria strutturali che sarebbero integrati nella carrozzeria dell’auto. Rimac vuole anche migliorare l’efficienza di conversione da cella a pacco, puntando a far sì che le celle rappresentino il 75 per cento della massa totale di un pacco.

BMW nuova linea di produzione batterie a Lipsia

Nello stabilimento BMW di Lipsia è iniziata la produzione in serie della seconda linea di produzione di moduli batteria. La nuova linea di produzione produce moduli batteria per la BMW i4. La prima linea di produzione a Lipsia era stata aperta a maggio 2021 , fornendo moduli batteria per la BMW iX. La prima catena di montaggio della batteria è stata costruita sulle ex aree di produzione dell’auto sportiva ibrida i8. L’inaugurazione di una seconda linea di produzione nel 2022 era già stata annunciata al momento della messa in servizio della prima linea.

Nio verso impianto in Europa

Il produttore cinese di auto elettriche Nio prevede di aprire a settembre il suo primo stabilimento all’estero per produrre prodotti legati al settore dell’energia per il mercato europeo. L’impianto, a Pest, in Ungheria, svilupperà e produrrà prodotti come stazioni di scambio batterie, ha affermato Nio in una dichiarazione. Nio accelererà la costruzione di stazioni di scambio batterie in Europa al fine di espandere le vendite delle sue auto in paesi come Germania, Paesi Bassi, Svezia e Danimarca nella seconda metà di quest’anno.

Togg produce prime auto elettriche di prova in Turchia

Il produttore turco di veicoli elettrici Togg ha compiuto un passo fondamentale verso la produzione in serie. Togg ha realizzato le prime auto di prova nel centro industriale di Gemlik, a sud-est di Istanbul. Il CEO Gürcan Karakas ha detto all’ “Handelsblatt”: “All’inizio di novembre, avremo perfezionato i processi”, aggiungendo: “Allora avremo la nostra linea di produzione pronta per la produzione in serie”.

Sensori guida autonoma, nuovo ordine per Aeva

Aeva Technologies Inc (AEVA.N) ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con un’azienda tedesca Sick AG per vendere i suoi sensori per usi industriali come l’automazione di linee di produzione con macchine e camion da miniera a guida autonoma. Aeva, con sede nella Silicon Valley, produce sensori lidar, che possono aiutare le auto a guida autonoma e altri dispositivi a ottenere una visione tridimensionale del mondo circostante.

Londra, ripristinato servizio metro notturno

Transport for London (TfL), che gestisce il trasporto pubblico nella capitale britannica, ha annunciato che tutti i servizi notturni della metropolitana di Londra saranno completamente ripristinati per la prima volta da quando sono stati sospesi nel marzo 2020 a causa della pandemia. Il completo ripristino del servizio notturno, secondo Tfl offrirà ai clienti più opzioni per viaggiare in sicurezza in città. In tutta la rete TfL,

Webasto cerca partner per business della ricarica

Il fornitore automobilistico tedesco Webasto è alla ricerca di un partner per la sua attività di apparecchiature di ricarica per auto elettriche. Webasto vuole vendere una parte della sua divisione dedicata alla ricarica al nuovo partner. “Vediamo che al momento non è possibile sfruttare tutto il nostro potenziale. Abbiamo quindi deciso di cercare un partner per supportare lo sviluppo della divisione Charging”, ha spiegato l’azienda. Il gruppo sembra aver incaricato la banca d’investimento Jefferies di cercare un investitore, secondo l’”Handelsblatt”.(30Science.com)

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