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29 Luglio 2022: le immagini e le notizie di oggi

(29 Luglio 2022)

(30Science.com) – Roma, 29 lug. – Le immagini e le notizie di oggi.

IMMAGINI

IN EVIDENZA

IL GRIDO DI CACCIA DEGLI SCIMPANZE’

Simile agli umani, gli scimpanzé usano la comunicazione per coordinare il loro comportamento cooperativo, come durante la caccia. Quando gli scimpanzé producono una vocalizzazione specifica, nota come “grido di caccia”, reclutano più membri del gruppo per la caccia e catturano le loro prede in modo più efficace. A dimostrarlo sono stati i ricercatori dell’Università di Zurigo e della Tufts University.
Gli scimpanzé non si limitano a cercare frutta, ma di tanto in tanto cercano anche opportunità per acquistare carne ricca di proteine. Per catturare le loro agili prede è meglio che gli scimpanzé abbiano compagni che cacciano al loro fianco. Gli scienziati hanno scoperto per la prima volta che la comunicazione è la chiave per reclutare membri del gruppo per unirsi alla caccia.
Studiando più di 300 eventi di caccia registrati negli ultimi 25 anni presso la comunità di scimpanzé di Kanyawara in Uganda, i ricercatori dell’Università di Zurigo (UZH) e della Tufts University di Boston hanno scoperto che producendo vocalizzi le scimmie selvatiche catalizzano la caccia di gruppo rendendo più efficace questa forma di comportamento cooperativo.

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PRIMO PIANO

L’eruzione di Tonga ha riempito la troposfera di acqua e ci resterà per anni

Il satellite GOES-17 ha catturato le immagini di una nuvola a ombrello generata dall’eruzione sottomarina del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai il 15 gennaio 2022. Sono visibili anche onde d’urto a forma di mezzaluna e numerosi colpi di luce.
Crediti: immagine dell’Osservatorio della Terra della NASA di Joshua Stevens utilizzando le immagini GOES per gentile concessione di NOAA e NESDIS

L’enorme eruzione sottomarina di gennaio del vulcano Tonga, che ha scosso il pacifico meridionale e provocato tsunami in tutto il mondo, ha anche sparato miliardi di chilogrammi di acqua nell’atmosfera. Quell’acqua probabilmente rimarrà lì per anni, dove potrebbe divorare lo strato di ozono e forse anche riscaldare la Terra. Lo studio arriva grazie al Microwave Limb Sounder (MLS) a bordo del satellite Aura della NASA ed è apparso su Science.
L’eruzione del vulcano Hunga Tonga-Hunga Ha’apai di Tonga è stata la più potente mai registrata , provocando un’onda d’urto atmosferica che ha fatto il giro del globo quattro volte e inviando un pennacchio di detriti a più di 50 chilometri nell’atmosfera. Ma non si è fermato qui.
“L’idea che un’eruzione possa iniettare direttamente una grande quantità di vapore acqueo nella stratosfera non è stata osservata direttamente, almeno non per queste dimensioni”, ha affermato Matthew Toohey, un fisico che si concentra sulla modellazione climatica e sugli effetti di eruzioni vulcaniche presso l’Università del Saskatchewan che non è stato coinvolto nel lavoro. “Siamo davvero sorpresi da questa eruzione in molti modi diversi.”

 

TRANSIZIONE ECOLOGICA

Gli oliveti mediterranei eliminano più CO2 nell’atmosfera di quella emessa in un anno dalla Spagna

Gli oliveti europei catturano una quantità di anidride carbonica dall’atmosfera simile a quella emessa in Spagna. A scoprirlo, un team di ricerca dell’Università di Jaén analizzando i dati pubblicati dall’INE nel 2020. Gli esperti, in un articolo pubblicato su Renewable and Sustainable Energy Reviews, propongono anche soluzioni alternative, per aumentare questo circolo virtuoso, relativo alle possibilità di utilizzo dei sottoprodotti dell’industria olivicola che contribuiranno a uno sfruttamento più sostenibile, con particolare attenzione all’economia circolare. Con l’obiettivo globale di ridurre le emissioni di anidride carbonica per frenare il riscaldamento globale, gli esperti hanno realizzato una mappa completa sulla produzione e la rimozione del gas dall’atmosfera legato agli oliveti di Spagna, Italia, Grecia e Portogallo. Nello specifico, il dato è di circa 0,22 gigatonnellate di gas che si accumulano negli ulivi e 0,03 che potrebbero essere catturate annualmente nei terreni coltivati.

Prelievo di un campione di carota di firnCredit Dr Markus Frey, British Antarctic Survey

Aumentano tra i ghiacci antartici le sostanze chimiche persistenti 

Le tossiche “sostanze chimiche persistenti” sono aumentate notevolmente nell’ambiente remoto dell’Antartide negli ultimi decenni e gli scienziati ritengono che i sostituti dei CFC potrebbero essere tra le probabili fonti. In questo nuovo studio, pubblicato dalla rivista Environmental Science & Technology, e condotto da scienziati della Lancaster University, nel Regno Unito, insieme a ricercatori del British Antarctic Survey e dell’Hereon Institute of Coastal Environmental Chemistry, in Germania, sono state prelevate carote di firn (neve compattata) dall’altopiano ghiacciato della Dronning Maud Land nell’Antartide orientale.
Conosciute come “sostanze chimiche persistenti” perché non si decompongono naturalmente nell’ambiente, sostanze chimiche come gli acidi perfluorocarbossilici (PFCA) hanno una vasta gamma di usi come nella produzione di rivestimenti antiaderenti per pentole o idrorepellenti per indumenti. Una di queste sostanze chimiche, l’acido perfluoroottanoico (PFOA), si bioaccumula nelle reti alimentari ed è tossica per l’uomo con collegamenti alla compromissione del sistema immunitario e all’infertilità.

Enea, elettroni per eliminare PFAS dalle acque potabili

Un team di ricercatori del Centro ENEA di Bologna sta lavorando a una nuova applicazione della tecnologia basata su un fascio di elettroni di energia controllata, per rimuovere i PFAS dalle acque per uso civile.
L’azione chimico-fisica del fascio di elettroni permetterebbe di degradare questi inquinanti, altamente persistenti nell’ambiente, in sostanze più facili da rimuovere e di trattare, allo stesso tempo, grandi volumi di acqua in tempi molto brevi. “In pratica, il fascio di elettroni spezza il legame carbonio-fluoro dei PFAS, che è uno tra i più forti nella chimica organica. Il risultato è la formazione di fluoruri, che sono comunque inquinanti ma decisamente più facili da trattare e da abbattere. Tecnologie analoghe sono già in uso, in varie parti del mondo, per il trattamento di acque reflue con svariati tipi di inquinanti e permettono di abbattere sensibilmente i costi di gestione degli impianti. Nel caso dei PFAS, questa tecnica potrebbe essere l’unica realmente efficace per ottenere risultati soddisfacenti”, spiega Antonietta Rizzo, responsabile del Laboratorio ENEA “Metodi e Tecniche nucleari per la sicurezza, il monitoraggio e la tracciabilità”, che fa parte della rete dell’Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna.

Il fumo degli incendi occidentali può influenzare il ghiaccio marino artico

Gli incendi che divampano in Occidente potrebbero avere un impatto significativo nel ghiaccio marino artico. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati dell’Università del Colorado Boulder e del National Center for Atmospheric Research (NCAR). Il team, guidato da Patricia DeRepentigny, ha analizzato le differenze tra i modelli climatici per valutare la correlazione tra l’Artico e le diverse zone in cui possono divampare gli incendi. I ricercatori hanno scoperto che la fuliggine e la biomassa bruciata dagli incendi in Colorado e, più in generale nell’emisfero settentrionale, possono raggiungere l’Artico e influenzare gli ecosistemi polari. Le sostanze inquinanti possono quindi provocare effetti a catena nel resto del globo.

 

SCIENZA E RICERCA

Realizzato il catalogo di tutti gli aloni del mondo

Una foto di un alone di polvere di diamante è stata scattata il 12 dicembre 2010 a Tampere (Finlandia). CREDITO Marko Riikonen

Le informazioni su tutte le forme di aloni atmosferici, registrate dall’umanità fino alla fine del 2021, sono state sistemizzate per la prima volta nella storia delle osservazioni grazie agli scienziati delle università federali di Helsinki e degli Urali, Jarmo Moilanen e Maria Gritsevich. Da numerose fonti di dati sulle osservazioni, che comprendono 4-5 millenni di storia, oggi sono note 119 diverse forme di alone atmosferico. Ci sono anche aloni extra-atmosferici e aloni che possono essere visti su varie superfici. Un articolo che descrive il lavoro svolto e le conclusioni raggiunte è stato pubblicato sul Journal of Quantitative Spectroscopy and Radiative Transfer.

Etna, Ingv applica rilevatore quantistico per monitoraggio vulcani attivi

Rilevare gli effetti gravimetrici dei processi vulcanici che avvengono nella parte superficiale del sistema di alimentazione dell’Etna, dimostrando che i gravimetri quantici possono fornire dati di alta qualità, anche in condizioni in cui altre tecnologie non potrebbero essere utilizzate. Questi i risultati raggiunti da uno studio realizzato da iXblue, azienda high-tech, specializzata nei settori della navigazione, della fotonica applicata allo spazio e dell’autonomia marittima, e l’Osservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV-OE), che, per la prima volta, hanno osservato variazioni di massa subsuperficiale su un vulcano attivo, utilizzando un gravimetro atomico. Lo strumento è stato installato sull’Etna, in Sicilia. I risultati di questo studio sono stati recentemente pubblicati su Geophysical Research Letters, una rivista peer-reviewed dell’American Geophysical Union (AGU). Nell’ambito del progetto NEWTON-g, finanziato attraverso il programma H2020 dell’Unione Europea, l’Absolute Quantum Gravimeter (AQG), prodotto da iXblue, è stato migliorato per renderlo adatto all’uso in condizioni ambientali sfavorevoli e, successivamente, è stato installato nella zona sommitale attiva dell’Etna per testare le sue potenzialità come strumento per il monitoraggio vulcanico.

Il cervello dei Sapiens fa meno errori durante lo sviluppo rispetto ai Neanderthal

I cambiamenti evolutivi che si sono verificati nel cervello umano hanno portato a un miglioramento nei processi di replicazione cromosomica. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto dagli scienziati del Max Planck Institute of Molecular Cell Biology and Genetics (MPI-CBG). Il team, guidato da Felipe Mora-Bermúdez, ha esaminato gli amminoacidi utilizzando un modello murino geneticamente modificato. Dopo l’allontanamento degli esseri umani dai Neanderthal e dai Denisoviani, circa cento aminoacidi si sono diffusi in configurazioni differenti nella nostra specie. Sebbene il significato biologico della maggior parte di queste alterazioni sia ancora sconosciuto, alcuni amminoacidi sembrano aver svolto un ruolo chiave nella distribuzione dei cromosomi, che trasportano le informazioni genetiche. Per studiare il significato di questi cambiamenti, gli scienziati hanno introdotto le varianti umane in un gruppo di topolini.

SPAZIO

Astrobio, il nanosatellite conclude la sua vita operativa da record

La sua vita operativa in orbita dopo il lancio doveva essere solo di qualche ora, ma per circa quindici giorni il suo segnale, carico di dati scientifici, è stato forte e chiaro. Questa la missione di Astrobio Cubesat (ABCS) un nanosatellite realizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) l’Istituto nazionale di Astrofisica (INAF) e la Scuola di Ingegneria Aerospaziale (SIA) della Sapienza Università di Roma, responsabile dello sviluppo, integrazione e operazioni della piattaforma, coadiuvata dall’Università di Bologna (UniBO) per la predisposizione dell’esperimento.
Astrobio CubeSat è stato il primo dei passeggeri secondari rilasciati dopo il satellite di ASI “LARES2” a circa 6000 km di quota dal nuovo lanciatore europeo VEGA-C, decollato lo scorso 13 luglio dalla base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese.

 

SALUTE, MEDICINA E SANITA’

GB, 30 mln di sterline per terapia genica salva cuore

Sviluppare una cura iniettabile per il trattamento delle malattie ereditarie del muscolo cardiaco. Questo l’obiettivo dello studio CureHeart, che ha ricevuto il riconoscimento della Big Beat Challenge della British Heart Foundation, un premio di 30 milioni di sterline che saranno impiegati per individuare potenziali trattamenti per malattie cardiache. Il team di CureHeart, composto da scienziati inglesi, americani e cinesi, si dedicherà alle cure per malattie ereditarie del muscolo cardiaco, sperimentando tecnologie di terapia genica rivoluzionarie e ultra precise che potrebbero modificare o silenziare i geni difettosi che causano queste condizioni letali. Le malattie ereditarie del muscolo cardiaco, spiegano gli esperti, possono causare un arresto improvviso del cuore o insufficienza cardiaca progressiva. Ogni settimana, in Regno Unito, 12 persone di età inferiore ai 35 anni muoiono per una condizione cardiaca non diagnosticata, generalmente dovuta a malattie ereditarie del muscolo cardiaco.

 

TECNOLOGIA, MEDIA, SOCIETA’

Creata batteria usa e getta che per partire ha bisogno di acqua

Fotografia di una batteria di carta stampata a stencil con un disegno che scrive il nome del nostro istituto di ricerca (Empa). La batteria può far funzionare elettronica a bassa potenza come la sveglia con display a cristalli liquidi (LCD) mostrata in questa fotografia. Il dispositivo è composto da due celle elettrochimiche separate da una barriera d’acqua come illustrato nella fotografia. Credit: scientific reports.

Una batteria di carta usa e getta attivata dall’acqua è stata presentata in un nuovo studio pubblicato su Scientific Reports. Gli autori hanno suggerito che potrebbe essere utilizzata per alimentare un’ampia gamma di dispositivi elettronici monouso a bassa potenza, come etichette intelligenti per il tracciamento di oggetti, sensori ambientali e dispositivi diagnostici medici, e ridurre al minimo il loro impatto ambientale. A realizzarla sono stati gli scienziati dell’istituto di ricerca di Dübendorf, in Svizzera, Swiss Federal Laboratories for Materials Science and Technology. La batteria, ideata da Gustav Nyström e dai suoi colleghi, è composta da almeno una cella di un centimetro quadrato e da tre inchiostri stampati su una striscia di carta rettangolare. Il sale di cloruro di sodio è disperso in tutta la striscia di carta e una delle sue estremità più corte è stata immersa nella cera.

Sinapsi artificiali 1 milione di volte più veloci di quelle umane

È stato sviluppato un nuovo hardware di intelligenza artificiale in grado di effettuare calcoli un milione di volte più velocemente rispetto alle alternative precedenti, utilizzando inoltre quantitativi energetici significativamente inferiori. A riuscirci gli scienziati del Massachusetts Institute of Technology, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Science per rendere noti i risultati del loro lavoro. Il team, guidato da Jesús A. del Alamo, ha considerato una nuova area dell’intelligenza artificiale chiamata deep learning analogico, che consente calcoli più veloci e consumi ridotti. I ricercatori hanno ideato una rete di neuroni e sinapsi artificiali che può essere addestrata per svolgere attività di intelligenza artificiale complesse, come il riconoscimento delle immagini e l’elaborazione del linguaggio naturale. Gli esperti hanno utilizzato un materiale inorganico pratico nel processo di fabbricazione che consente ai dispositivi di lavorare un milione di volte più velocemente rispetto alle controparti umane.

Streaming dal futuro che non è sicuro che accadrà

Un sistema di realtà aumentata potrebbe contribuire a ottimizzare la pianificazione urbana. Questa la prospettiva delineata da uno studio, pubblicato sul Journal of Computational Design and Engineering, condotto dagli scienziati dell’Università di Osaka, che hanno sviluppato un programma di apprendimento automatico in grado di rimuovere virtualmente gli edifici da un panorama esistente. Il team, guidato da Takuya Kikuchi, ha utilizzato degli algoritmi di intelligenza artificiale con rete generativa contraddittoria (GAN), un costrutto composto da due reti neurali che permette una simulazione di alto livello in compiti concettuali. Per velocizzare l’algoritmo, i ricercatori hanno utilizzato la segmentazione semantica sull’immagine di input, il che permette di classificare le immagini per singoli pixel.

ANIMALI

Nei gatti, più ossitocina influenza comportamento antisociale

(Maggiore è l’ossitocina nei gatti, minore è l’istinto di affiliazione e la preferenza a stare da soli. I comportamenti sociali dei gatti, infatti, possono essere influenzati dagli ormoni e dal mix di diverse specie microbiche che vivono nelle loro viscere, note come microbioma intestinale. Lo studio di questi fattori potrebbe aiutare a illuminare le dinamiche di gruppo dei gatti conviventi. In tale ottica, Hikari Koyasu e colleghi dell’Università di Azabu a Kanagawa, in Giappone hanno condotto uno studio di due settimane su tre diversi gruppi di cinque gatti che vivono insieme in un rifugio. I risultati sono pubblicati nella rivista ad accesso aperto Plos One. Ai fini dello studio, i ricercatori hanno usato videocamere per osservare il comportamento dei gatti, misurato i livelli ormonali nelle loro urine e raccolto le feci per valutare il mix di specie microbiche nei microbiomi dei gatti. L’analisi statistica dei dati ha rivelato che i gatti con alti livelli di ormoni cortisolo e testosterone avevano meno contatti con altri gatti e quelli con alti livelli di testosterone avevano maggiori probabilità di cercare di scappare.

Ecco quanto sono costate le specie invasive

Dal 1986, le specie invasive di rana toro (Lithobates catesbeianus) e serpente bruno arboricolo (Boiga irregularis) hanno provocato danni a livello mondiale che ammontano a circa 16,3 miliardi di dollari, una cifra più elevata rispetto a qualunque altra specie. A calcolarlo uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati dell’Università della Boemia Meridionale. Il team, guidato da Phillip J. Haubrock e Ismael Soto, ha calcolato i danni associati alla presenza di rettili e anfibi in ecosistemi non endemici. Sulla base di quanto osservato, riportano gli studiosi, su 280 specie di erpetofauna invasiva registrate nel database, 263 non hanno avuto alcun impatto economico. In totale, i costi associati all’erpetofauna invasiva registrati tra il 1986 e il 2020 superavano i 16,98 miliardi di dollari. Di questi, 16,3 miliardi erano correlati alla sola coppia di Lithobates catesbeianus e Boiga irregularis.

 

 

MOBILITA’

ACEA prende posizione su piano UE per riduzione inquinamento acustico

L’ACEA – European Automobile Manufacturer’s Association ha pubblicato un position paper sul piano UE per la riduzione dell’inquinamento acustico, segnatamente per la riduzione del rumore derivante dai trasporti. Nel 2021 la Commissione ha adottato il piano d’azione dell’UE “Verso l’inquinamento zero per aria, acqua e suolo”. Questo piano mira a ridurre l’inquinamento fino a livelli che non siano più considerati dannosi per la salute e gli ecosistemi naturali. Comprende una serie di obiettivi chiave per il 2030 progettati per ridurre l’inquinamento alla fonte. Uno di questi è ridurre del 30 per cento la quota di persone che sono cronicamente esposte al rumore dei trasporti. Sulla base di uno studio commissionato alla società di certificazione ATEEL, l’ACEA ha elaborato un proprio position paper sul piano europeo, formulando le seguenti conclusioni a riguardo.

USA, Congresso approva sostegno a industria chip

La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una nuova legislazione per sovvenzionare l’industria nazionale dei semiconduttori. Il disegno di legge passa ora alla Casa Bianca, dove Biden dovrebbe firmarlo all’inizio della prossima settimana. Il Senato ha approvato mercoledì la misura “Chips and Science” con un sostegno bipartisan, dopo più di un anno di sforzi.

USA e Giappone, possibile accordo su ricerca chip

Giappone e Stati Uniti dovrebbero avviare un programma di ricerca congiunto sui semiconduttori di prossima generazione, hanno affermato venerdì i media giapponesi. Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi e il ministro del Commercio Koichi Hagiuda incontreranno il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il Segretario al Commercio Gina Raimondo a Washington DC per il primo round di colloqui economici “due più due” venerdì.

Canada favorevole a nuova norma USA per veicoli elettrici

Il Canada ha accolto con favore l’accordo raggiunto dai senatori democratici statunitensi per sostenere un disegno di legge che include un’espansione dei crediti d’imposta per i veicoli elettrici prodotti in Nord America e che non discrimina quelli prodotti in Canada. Una versione precedente del disegno di legge, presentato dall’amministrazione del presidente democratico Joe Biden, includeva crediti d’imposta che avrebbero favorito i soli produttori statunitensi e aveva scatenato furiose reazioni da parte delle lobby canadesi.

Volkswagen presenta eVTOL in Cina

Volkswagen Group China (VW) ha presentato un prototipo di eVTOL (veicolo elettrico a decollo e atterraggio verticale). Il veicolo per passeggeri si chiama V.MO ed è soprannominato “Flying Tiger”. I modelli in serie trasporteranno fino a quattro persone e i loro bagagli per oltre 200 chilometri. Il concept V.MO non è il primo ingresso di Volkswagen in un mercato che l’industria ora chiama Urban Air Mobility o Advanced Air Mobility (Hyundai). Volkswagen Group China ha già lanciato un progetto nel 2020 per sviluppare un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (eVTOL) e Volkswagen prevede che l’UAM sarà un mercato in rapida crescita.

Iberdrola e BP, un miliardo di euro in punti di ricarica

Iberdrola e BP hanno annunciato l’avvio di una cooperazione per far progredire l’infrastruttura di ricarica dei veicoli elettrici. I partner hanno stanziato un miliardo di euro per implementare fino a 11.000 punti di ricarica rapida in Spagna e Portogallo. Il piano prevede l’installazione e il funzionamento di 5.000 punti di ricarica rapida entro il 2025 e fino a 11.000 entro il 2030, contando la rete esistente di Iberdrola.

Infineon e Delta, insieme per ricarica bidirezionale

Il produttore di chip Infineon Technologies e il produttore di infrastrutture di ricarica Delta Electronics hanno sviluppato un sistema 3 in 1 che integra un sistema di energia solare, un sistema di stoccaggio dell’energia e una stazione di ricarica bidirezionale. Grazie agli inverter bidirezionali, l’auto elettrica non solo può essere ricaricata, ma funge anche da accumulatore tampone per l’alimentazione di emergenza della casa.

GB, Britishvolt riceve nuovi fondi per impianto batterie

Britishvolt, produttore britannico di celle per batterie, ha ricevuto conferma dal governo britannico che l’azienda riceverà un finanziamento dall’Automotive Transformation Fund (ATF). L’importo esatto del finanziamento non è però menzionato nell’annuncio: a gennaio si parlava di 120 milioni di euro. “Sono lieto di confermare che ora abbiamo fornito a Britishvolt un’offerta di sovvenzione finale attraverso l’Automotive Transformation Fund”, ha affermato il segretario alle imprese del Regno Unito Kwasi Kwarteng nell’annuncio della società.

UE, Commissione lancia consultazione su emissioni dei trasporti

La Commissione europea ha avviato ieri una consultazione pubblica su una nuova iniziativa che faciliterà la misurazione e il confronto delle prestazioni ambientali delle diverse modalità di trasporto. La metodologia comune dell’UE “CountEmissions” consentirà di calcolare le emissioni di gas serra relative ai trasporti e alla logistica porta a porta in modo coerente e uniforme, indipendentemente dalla modalità di trasporto, dal settore o dal paese di attività. Come annunciato nella strategia per la mobilità sostenibile e intelligente, questa iniziativa incoraggerà gli operatori di trasporto a misurare le proprie emissioni

Yamato e joint venture giapponese insieme per batterie sostituibili

Il servizio di consegne giapponese Yamato Transport e la Commercial Japan Partnership Technologies Corporation (CJPT) hanno annunciato che lavoreranno insieme per standardizzare le batterie sostituibili e ricaricabili per i veicoli elettrici commerciali. Il CJPT è una joint venture tra Toyota, Hino e Isuzu costituita lo scorso aprile per promuovere le cosiddette tecnologie CASE (Connected, Autonomous, Shared, Electric) nel settore dei veicoli commerciali.

BYD, espande richiamo degli ibridi Tang DM

La casa automobilistica cinese BYD Co Ltd sta ritirando più veicoli Tang DM a causa di possibili guasti legati al pacco batteria, ha affermato l’autorità di regolamentazione del mercato cinese. BYD, uno dei più grandi produttori mondiali di veicoli elettrici per vendite, richiamerà 52.928 dei modelli ibridi plug-in prodotti tra il 5 aprile 2021 e il 18 aprile 2022, secondo una dichiarazione dell’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato.(30Science.com)

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