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Le immagini e le notizie del 28 Aprile 2022

(28 Aprile 2022)

(30Science.com) – Roma, 28 apr. – Le immagini e le notizie di oggi.

IMMAGINI

IN EVIDENZA

E’ la dopamina che fa il miele

L’ape mellifera (Apis mellifera) sta raccogliendo nettare e polline dai seguaci di Astragalus sinicus nel campo
CREDITO Songkun Su

La segnalazione della dopamina stimola le api mellifere a lasciare l’alveare per andare alla ricerca del polline e del nettare. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati del Royal Melbourne Institute of Technology, della Monash University e dell’Università di Tolosa. Il team, guidato da Jingnan Huang, ha monitorato i comportamenti di foraggiamento e volo delle api mellifere.

 

PRIMO PIANO

Medici perplessi sui casi Covid-19 che ritornano dopo la terapia antivirale

Al momento non ci sono studi ufficiali, ma solo qualche caso documentato perlopiù negli Stati Uniti. I medici ne sono perplessi: alcuni pazienti sottoposti al trattamento con l’antivirale paxlovid di Pfizer, poco dopo essere guariti, hanno avuto una ricaduta. Sono cioè risultati positivi e anche sintomatici. Questi casi hanno aperto ora una serie di interrogativi. (CLICCA QUI)

 

SCIENZA E GUERRA

Studiosi suggeriscono come superare il problema del gas russo

In una lettera pubblicata sulla rivista “Science“, Ricardo Hausmann, professore di politica economica internazionale presso la Harvard University, USA, e altri studiosi, hanno suggerito di imporre tariffe europee sulle importazioni di gas e di petrolio russo, per minare gli sforzi bellici di Putin, senza incorrere nelle conseguenze dannose di un blocco completo alle importazioni stesse.

 

OSSERVATORIO TRANSIZIONE ECOLOGICA

Climate Change, a rischio estinzione negli oceani

In uno scenario in cui non si riuscisse a invertire o rallentare il cambiamento climatico, negli oceani potrebbe verificarsi un’estinzione di massa. Questa allarmante prospettiva è stata delineata da uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università di Washington e della Rutgers University, che hanno elaborato dei modelli per prevedere il rischio di estinzione di diversi organismi marini.

Ecco come il clima causerà la prossima pandemia

Nel 2070, i centri di popolazione umana nell’Africa equatoriale, nella Cina meridionale, in India e nel sud-est asiatico si sovrapporranno ai punti caldi previsti di trasmissione virale tra specie nella fauna selvatica.
CREDITO
Credito: Colin Carlson/Georgetown University

Con le temperature medie in continuo aumento, gli animali selvatici saranno costretti a trasferire gli habitat, spostandosi in regioni con maggiori probabilità di contatto con gli esseri umani e incrementando drasticamente il rischio di spillover virale e di scatenare una nuova pandemia. Questo lo scenario prospettato da uno studio, pubblicato sulla rivista Nature, condotto dagli scienziati della Georgetown University, che hanno descritto un legame tra cambiamento climatico e trasmissione virale.

Al via “Climada”, il clima degli ultimi 1000 anni svelato dai ghiacci dell’Adamello

Parte ClimADA, seconda fase del progetto che nell’aprile 2021 ha permesso l’estrazione di 224 metri di ghiacci dal Ghiacciaio dell’Adamello, grazie ad un’operazione mai riuscita prima nell’intero arco alpino. Nei laboratori dell’EuroCOLD della Bicocca è iniziata, infatti, la serie di analisi finalizzate a ricostruire le condizioni climatiche ed ambientali della parte centrale delle Alpi, che permetterà di andare indietro di 1000 anni circa. 

 

SCIENZA E RICERCA

Sulle Alpi vivevano i più grandi ittiosauri del mondo

Sono ben tre le nuove specie di ittiosauri portate alla luce nelle Alpi svizzere, che potrebbero essere stati tra gli animali più grandi mai vissuti sulla Terra. A descriverli in un articolo pubblicato sul Journal of Vertebrate Paleontology gli scienziati dell’Università della British Columbia, e dell’Università di Bonn. Rinvenuti tra il 1976 e il 1990, le tre specie sono state identificate grazie a un set di fossili. La radice del dente di uno degli esemplari analizzati, spiegano gli autori, è due volte più grande di qualsiasi rettile acquatico conosciuto.

Scienza: giovane ricercatrice UnPD svela segreti universo primordiale

 

Svelati i componenti chimici delle primissime nubi globulari che si formarono alle origini dell’Universo. A svelarle, una giovanissima ricercatrice dell’Università di Padova, Maria Vittoria Legnardi, che ha guidato un team internazionale di ricercatori. Oltre tredici miliardi di anni fa, cioè al tempo della grande esplosione (Big Bang) in cui si sarebbe generato l’Universo, le immense nubi di gas che permeavano l’Universo primordiale fecero accendere le prime stelle dando origine a primitivi agglomerati stellari. 

SCIENZE, MEDICINA E SANITA’

Identificata mutazione che causa il lupus, nuove prospettive di cura

Dopo anni di studi, un team internazionale di ricercatori guidato dall’Australian National University ha finalmente identificato la mutazione del DNA che provoca il lupus, la malattia autoimmune che colpisce circa 60mila persone in Italia. La scoperta apre la strada allo sviluppo di nuovi trattamenti. Il lupus è una malattia autoimmune cronica che provoca infiammazione negli organi e nelle articolazioni, colpisce il movimento e la pelle e provoca affaticamento. Nei casi più gravi, i sintomi possono essere debilitanti e le complicazioni possono essere fatali. Non esiste una cura per la malattia e gli attuali trattamenti sono prevalentemente immunosoppressori che agiscono riducendo il sistema immunitario per alleviare i sintomi. Nel loro studio, pubblicato oggi su Nature, gli scienziati hanno eseguito il sequenziamento dell’intero genoma sul DNA di una bambina spagnola di nome Gabriela, a cui è stato diagnosticato un grave lupus quando aveva 7 anni.

Le placche aterosclerotiche “dialogano” con il cervello

Esiste un collegamento tra le placche aterosclerotiche e il sistema nervoso centrale. Una nuova ricerca, che vede tra i principali protagonisti il Dipartimento di Angiocardioneurologia e Medicina Traslazionale dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli, dimostra per la prima volta l’esistenza di un collegamento tra le placche aterosclerotiche e il sistema nervoso centrale, che a sua volta, attraverso la milza, attiva il sistema immunitario stimolando ulteriormente lo sviluppo della patologia. Questo “circuito nervoso” finora sconosciuto potrà rappresentare un bersaglio per terapie innovative. Pubblicato sulla famosa rivista scientifica Nature, la più autorevole tra quelle multidisciplinari oggi esistenti, lo studio è stato condotto sia su modelli sperimentali che in reperti umani, in collaborazione con la Ludwig-Maximilians-University di Monaco, con gli importanti risultati del Professor Andreas Habenicht e del Dottor Sarajo K. Mohanta, e con altre istituzioni scientifiche internazionali riunite nel Progetto “PLAQUEFIGHT”

Dieta della longevità, sì a legumi, pesce e digiuni periodici

Valter Longo della USC Leonard Davis School of Gerontology sta dedicando la sua vita agli studi sulla longevità e sulla nutrizione per raggiungere il traguardo di una vita longeva e in salute. In una nuova revisione della letteratura, appena pubblicata su Cell, effettuato in collaborazione con Rozalyn Anderson dell’Università del Wisconsin descrive la “dieta della longevità”, come un approccio basato su vari aspetti, che vanno dalla composizione degli alimenti alle calorie assunzione, alla durata e alla frequenza dei periodi di digiuno.

 

SCIENZA, SOCIETA’, TECNOLOGIA, MEDIA

Ok ai sostituti della carne ma solo per questione etica o di salute

I sostituti della carne sono in aumento: mentre un tempo si compravano solo nei negozi di alimenti naturali o biologici, oggi il salame di frumento, la cotoletta di tofu o il trito di soia si trovano in ogni supermercato ben fornito. Per questo, i ricercatori dell’Istituto di nutrizione e ricorse economiche dell’Università di Bonn hanno indagato perché i consumatori scelgono queste alternative. A tale scopo, gli studiosi dell’Università di Bonn hanno intervistato 441 uomini e donne provenienti da tutta la Germania. Ai partecipanti è stato chiesto di dichiarare quanto tengono alla propria salute, se pensano che l’umanità stia andando verso una crisi ecologica e se l’allevamento di animali in agricoltura debba essere eticamente messo in discussione.

Grazie a nuove tecnologie ora si può fermare lo spam su whatsapp

Un messaggio su dieci nelle piattaforme di messaggistica istantanea come WhatsApp e Signal è un contenuto spam. Ma con le attuali tecnologie, è difficile intercettarli e bloccarli. Per fermare il diluvio di informazioni e garantire maggiore privacy agli utenti, gli esperti di sicurezza informatica dell’Università di Surrey hanno sviluppato una nuova serie di strumenti per la tutela della privacy in grado di rilevare e filtrare automaticamente lo spam a livello locale senza mai dover consentire a terzi, come Facebook, di ispezionare il contenuto dei messaggi. La crittografia end-to-end è una tecnologia vitale per garantire la privacy degli utenti. Tuttavia, la sua introduzione ha fatto sì che alcuni servizi vantaggiosi, come il filtro antispam, diventino molto più difficili da implementare, ha dichiarato Gareth Tyson, coautore dello studio della Queen Mary University di Londra.

Ecoturismo causa stress alle scimmie della Malesia

L’aumento dell’ecoturismo sta avendo un effetto negativo sul comportamento delle scimmie. A dirlo, è una nuova ricerca della Università di Portsmouth, appena pubblicata su International Journal of Primatology. Lo studio ha scoperto che questo settore turistico in rapida crescita in cui i turisti possono raggiungere i primati in zone remote tramite barche a motore sta causando stress nelle scimmie. La ricerca ha esaminato l’impatto di un’imbarcazione a monomotore che si avvicina a una comunità di scimmie proboscide, una specie in via di estinzione che vive in una remota area ripariale (strisce di vegetazione che costeggiano fiumi, torrenti e laghi) a Sabah, in Malesia.

Al via terza edizione del Global Start Up Program (GSUP)

Giovani, innovative, con forte potenziale di crescita. Sono i tratti comuni delle 100 startup che saranno selezionate per partecipare alla terza edizione del Global Start Up Program (GSUP). Una rampa di lancio messa a disposizione dell’estro imprenditoriale delle giovani aziende italiane che desiderano migliorare l’efficacia del proprio business model e accrescere il know-how gestionale e finanziario trascorrendo 8 settimane, a partire da settembre 2022, presso alcuni tra i più qualificati acceleratori esteri per elevare i livelli di competitività nell’acceso confronto internazionale. 

800 imprese, 13 mila addetti, oltre 10 miliardi di fatturato i numeri del Biotech italiano

Un comparto vivo e vitale, motore dell’innovazione nazionale, che ha saputo resistere all’impatto della crisi pandemica in tutti i suoi ambiti di applicazione e che ha visto crescere sensibilmente il contributo delle imprese dedicate alla R&S biotech a controllo italiano con un fatturato che, in questo sottogruppo di imprese, ha registrato un + 30% nell’anno nero dell’emergenza sanitaria globale:è quanto emerge dal rapporto annuale Assobiotec-Federchimica ed ENEA “Le imprese di biotecnologia in Italia. Facts&Figures 2022

 

ANIMALI

Cani, la razza non è indicativa del comportamento

Nonostante quello che si possa pensare, la razza di appartenenza di un cane non è indicativa del suo comportamento. A questa conclusione giunge uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Università di Glasgow, dell’Università di Princeton, dell’Università di Agraria di Sokoine e dell’Università di Warwick. Il team, guidato da Kathleen Morrill, ha coinvolto più di 200 animali, valutando le risposte dei proprietari di cani raccolte in una serie di sondaggi correlati. Questi risultati, commentano gli esperti, sfidano gli attuali stereotipi sulle razze canine, secondo cui alcune sarebbero più aggressive di altre. Nonostante i cani siano tra i più antichi compagni dell’uomo, la maggior parte delle razze risalgono a circa 200 anni fa. prima di allora, i cani venivano selezionati principalmente per i tratti centrali dei loro ruoli funzionali, come la caccia, la guardia o la capacità di badare al bestiame. Le idee e i preconcetti associati alla tipologia di razza hanno portato a una serie di leggi specifiche, ad esempio sulle restrizioni assicurative. Il gruppo di ricerca ha utilizzato studi di associazione sull’intero genoma per cercare variazioni genetiche comuni che potrebbero prevedere tratti comportamentali specifici in 2.155 cani di razza pura e meticci.

Sono i Jack Russel Terrier i cani più longevi

I Jack Russell Terrier e gli Yorkshire Terrier potrebbero essere le razze canine più longeve. Lo rivela uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati della National Taiwan University e del Royal Veterinary College, che hanno raccolto informazioni sulle aspettative di vita dei cani nel Regno Unito.

 

MOBILITA’

Studio promette elettrodi per maggiore durata batterie

Centinaia di batterie si trovano su enormi scaffali, lampeggianti in rosso e verde, e vengono testate ogni giorno nel laboratorio di Feng Lin. Le luci verde e rossa indicano che i canali di test funzionano. CREDITO Foto per gentile concessione di Feng Lin.

Un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Science“ ha analizzato in dettaglio i fattori che influenzano la durata delle batterie e ha concluso che la chiave per un ciclo di vita più lungo sia una migliore progettazione degli elettrodi. “Questo studio fa davvero luce su come possiamo progettare e produrre elettrodi per batterie per ottenere un ciclo di vita più lungo per le batterie”, ha affermato Feng Lin, tra gli autori dello studio e professore associato presso il Virginia Tech College of Science, USA, uno degli istituti coinvolti nello studio, assieme al Laboratorio SLAC del Dipartimento dell’Energia USA, la Purdue University, USA, e la European Synchrotron Radiation Facility, Francia.

ACI, positivi primi test per aiutare a fidarsi guida autonoma

“Spesso, il futuro ci spaventa solo perché non lo conosciamo. Ed è quello che sta accadendo anche con la guida autonoma”. È quanto ha dichiarato il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, commentando i risultati degli ultimi test teorico-pratici, effettuati presso il Centro di Guida Sicura ACI Sara di Lainate, nell’ambito del progetto europeo PAsCAL (Public Acceptance of Connected and Autonomous vehicLes”: “Accettazione pubblica dei veicoli connessi e autonomi”) che mira a sensibilizzare e preparare gli automobilisti europei all’avvento della guida autonoma. “L’idea – ha spiegato il Presidente ACI – che, presto, non saremo più noi a guidare la nostra auto, ma sarà lei a guidare noi, ci preoccupa. È normale che sia così. La guida autonoma, però, è ormai dietro l’angolo. Non possiamo far finta di niente né farci trovare impreparati: correremmo un rischio troppo grande. Per questo l’ACI – che ha particolarmente a cuore la sicurezza degli automobilisti italiani – è parte attiva del progetto PAsCAL

Sviluppato sistema per evitare collisione droni

Gli studiosi dell’Universitat Politècnica de València (UPV), Spagna hanno sviluppato un sistema per coordinare il volo di più droni evitando eventuali collisioni. In totale sono riusciti a far volare contemporaneamente 14 droni, tutti gestiti dalla piattaforma BUBBLES, che ha permesso loro di essere controllati e monitorati in tempo reale nella zona di volo, di un’estensione di 15 chilometri quadrati tra le località valenciane di Puçol e El Puig. Nonostante i test siano stati effettuati in ambiente rurale, a causa delle normative vigenti, secondo gli studiosi i risultati si possono applicare anche a uno scenario urbano europeo.

Guida autonoma; Pechino, nuovi permessi per Baidu e Pony.ai

Le società di guida autonoma Baidu e Pony.ai hanno dichiarato giovedì di aver ricevuto per la prima volta i permessi per schierare robotaxi senza conducenti umani al posto di guida su strade aperte a Pechino. 

USA, senatori spingono governo su guida autonoma

Un gruppo di 12 senatori democratici degli Stati Uniti ha esortato il segretario ai trasporti Pete Buttigieg a sviluppare un quadro normativo federale completo per i veicoli autonomi, secondo una lettera riportata dalla “Reuters“.

Irlanda del Nord, Weev punta a nuova rete di ricarica

La startup con sede a Belfast, Irlanda del Nord, Weev ha in programma di investire 20 milioni di sterline (circa 24 milioni di euro) in una nuova rete di ricarica pubblica per veicoli elettrici con caricatori in oltre 350 località dell’Irlanda del Nord.

Aiways utilizzerà lo scambio batteria di CATL

Il produttore cinese di batterie CATL avrà il produttore di veicoli Aiways come primo partner automobilistico per la sua attività di scambio batterie Evogo. Quest’anno verrà lanciato sul mercato la prima Aiways adeguatamente attrezzata per lo scambio batterie. In base all’accordo firmato tra le due società, una versione del primo modello di Aiways, il SUV elettrico U5, modificata con la nuova tecnologia sarà sviluppata per essere lanciata nel quarto trimestre del 2022.

Batterie; Farasis annuncia nuovo processo di riciclo

Il produttore cinese di batterie e partner di Daimler Farasis Energy afferma di aver sviluppato e convalidato un processo sostenibile e maggiormente efficiente di riciclo diretto per le batterie agli ioni di litio.

Hong Kong espande flotta di bus elettrici

Kowloon Motor Bus (KMB), uno die più grandi operatori di autobus di Hong Kong, ha messo in servizio 16 autobus elettrici BYD e ha anche ordinato 52 autobus elettrici a due piani da BYD-ADL che dovrebbero essere consegnati il prossimo anno.

Micromobilità; Bolt mette in campo 150 milioni per espandersi

La società di mobilità estone Bolt Technology investirà quest’anno oltre 150 milioni di euro per espandere il proprio business dedicato a monopattini elettrici ed e-bike. Entro la fine di quest’anno, Bolt mira ad espandere la sua flotta a oltre 230.000 veicoli per la micromobilità in oltre 250 città in tutta Europa.

Mercedes-Benz affida infotainment a Faurecia-Aptoide

Mercedes-Benz utilizzerà la tecnologia di Faurecia-Aptoide per la navigazione e altre funzioni di infotainment dei propri veicoli. 

Vedanta, corsa per produzione chip in India

In una corsa per diventare il primo produttore di chip dell’India, Vedanta Ltd starebbe cercando di ottenere 1.000 acri (405 ettari) di terra da uno stato indiano e altri incentivi per il suo investimento di 20 miliardi di dollari nel settore dei semiconduttori, secondo quanto riportato da fonti ”Reuters”. (30Science.com)

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