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Giornata della Terra: ecco la mappa degli eventi estremi in Italia

(21 Aprile 2022)

(30Science.com) – Roma, 21 apr. – La siccità di questa primavera in tutta Italia, il ciclone mediterraneo abbattutosi sulla Sicilia lo scorso ottobre, l’alluvione in Liguria qualche settimana prima. Sono alcuni degli eventi meteorologici intensi che hanno interessato di recente la penisola, causando rilevanti impatti socioeconomici.

Di fronte all’esigenza di vari attori – dal mondo delle assicurazioni a quello delle infrastrutture, fino alle sfere della politica e della comunicazione – di ottenere informazioni sulle caratteristiche di eventi come questi, destinati ad aumentare in frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici, nasce ad opera del CMCC il servizio climatico “Monitoraggio degli eventi estremi”, la prima raccolta completa di informazioni  e di classificazione degli eventi estremi verificatisi in Italia fino ad oggi.

Il servizio amplia l’offerta della piattaforma CLIME (www.dataclime.com), votata a fornire dati e soluzioni climatiche a diverse tipologie di utenti curando l’intera catena di produzione delle informazioni.

Giorno per giorno, la nuova funzionalità permette di visualizzare in modo dinamico e interattivo tutti i principali eventi atmosferici rilevanti verificatisi in passato, e di classificarli come eventi ‘moderati’, ‘severi’, o ‘estremi’, in base alla loro eccezionalità rispetto alla climatologia della specifica zona considerata. Viene così costruita e conservata una memoria non solo dell’analisi climatica degli eventi, ma anche degli impatti socioeconomici da loro generati. Questo permette di osservare e verificare l’evoluzione dei cambiamenti climatici in atto attraverso il trend di aumento in frequenza e intensità degli eventi estremi.

Inoltre, per gli eventi ritenuti più rilevanti, il servizio mette a disposizione report meteorologici ad hoc che descrivono l’evoluzione dei fenomeni che hanno determinato l’evento in questione, e che raccolgono link a testimonianze degli impatti al suolo generati dagli eventi, provenienti dalle testate giornalistiche che li descrivono.

Per molti, le informazioni offerte dal servizio hanno un importante valore economico. Proprietari di infrastrutture assicurati contro eventi estremi saranno interessati a verificare l’effettiva eccezionalità di un evento che provochi danni alle loro proprietà, per ottenere i risarcimenti spettanti. Dall’altro lato, le assicurazioni osserveranno con attenzione la crescente frequenza del verificarsi di eventi estremi con importanti impatti sui loro assicurati, per calibrare nel tempo premi e condizioni di risarcimento, che non potranno che adattarsi con l’aggravarsi dei cambiamenti climatici in atto.

L’applicazione si basa sull’uso di dati provenienti da rianalisi climatiche, un potente strumento in cui modelli numerici, combinati con dati osservativi storici forniti da diverse fonti (satelliti, stazioni in situ, etc), permettono la ricostruzione del tempo meteorologico e del clima del passato. In particolare, vengono qui utilizzate la quinta generazione di rianalisi (ERA5), pubblicamente disponibile all’interno della piattaforma Copernicus C3S (che fornisce variabili atmosferiche su maglie di circa 30 km di lato) e ERA5@2km. Quest’ultima, prodotta dal CMCC, fornisce dati climatici ad alta risoluzione (a 2 km), consentendo studi a livello locale, in particolare nelle aree urbane, e riuscendo a ricostruire la storia anche di eventi riguardanti una piccola estensione di territorio.

Attraverso un’interfaccia intuitiva, l’utente può selezionare il periodo e la tipologia di evento di interesse (caldo e freddo anomalo, precipitazioni intense, siccità e tempeste) e la risoluzione spaziale desiderata (30 km o 2 km). Visualizzerà così una mappa che illustra le aree colpite dall’evento selezionato con un gradiente di colore che ne indica l’intensità. E’ inoltre possibile scaricare un file che fornisce tali dati in formato testuale o che ne permette l’utilizzo in altre piattaforme georiferite.

A titolo di esempio, le figure allegate, scaricate navigando nella piattaforma, mettono a confronto la siccità a breve termine (calcolata considerando gli ultimi tre mesi) registrata nei mesi di febbraio e marzo 2022 in tutta la penisola, su una scala spaziale di 30km.

Abbiamo costruito un servizio unico nel suo genere e di estrema utilità per alcuni attori economici – penso in particolare al mondo delle assicurazioni e delle infrastrutture – che combina l’utilità e l’accessibilità dell’informazione con l’inattaccabilità dal punto di vista scientifico” spiega Paola Mercogliano, direttrice della Divisione Modelli Regionali e Impatti Geo-Idrologici della Fondazione CMCC raccontando il servizio, ricco al suo interno di spiegazioni dedicate ai non esperti e corredato da una pubblicazione scientifica.

Il servizio è interamente sviluppato dal nostro team di ricercatori, dalla A alla Z, ovvero dalla produzione del dato (nel caso specifico in cui si consideri la re-analisi a 2 km) alla sua navigazione autonoma da parte dell’utente, così come l’analisi meteorologica: possiamo quindi rispondere alle esigenze specifiche dei nostri clienti sulla base delle loro segnalazioni. Ad esempio, un utente potrebbe essere interessato a specifiche tipologie di eventi, non ancora considerate in questa versione, a orizzonti temporali più lontani nel tempo o ad aree geografiche diverse dall’Italia: siamo in grado offrire queste informazioni per qualsiasi paese, in Europa o nel mondo, arretrando nel tempo anche di 50 anni. Senza dimenticare che possiamo scendere a un dettaglio che arriva fino a 2km al livello geografico anche in contesti diversi da quello italiano”.

Il servizio, disponibile in italiano e in inglese, è accessibile agli utenti abilitati. A circa metà di ogni mese viene messo a disposizione l’accesso ai dati del mese precedente. È offerta la navigazione gratuita del servizio a tutti gli utenti registrati sulla piattaforma per i dati relativi ai primi tre mesi del 2022 per l’Italia. (30Science.com)

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